Finneas

Optimist

2021 (Interscope)
alt-pop

Prima di schiacciare play sul vostro lettore, ma anche prima di procedere oltre il punto a capo di questa recensione, fatevi una domanda. Come vi immaginate inizi l’esordio solista del fratello di Billie Eilish, nonché architetto del sound a base di bassi che fanno tremare i muri e tastiere scoppiettanti di quest’ultima?
Ora che vi ho rovinato la sorpresa, potete procedere. Schiacciato play o meno, a questo punto vi sarà chiaro che in questo “Optimist” non troverete i fuochi d’artificio sintetici che hanno fatto grande la ditta Eilish. Così, il disco lascia quasi intendere che il generoso, oltre che ottimista Finneas conservi i suoi colpi migliori alle canzoni della sorellina. Fino al punto, forse, di guardare alla sua carriera in proprio come un side project. Malinconica, con tanto di chitarrina acustica spazzolata con piglio da folksinger, “A Concert Six Month From Now” ci porta infatti nel mezzo di un concerto, con gli applausi live a riportare la musica di Finneas a un calore un po’ artato ma efficacemente umano.

Cos’è dunque “Optimist”? Semplice: un onesto, ben arrangiato, ben cantato e un po’ banale Lp di pop alternativo. Chiudendo un occhio, forse uno e mezzo, sui testi che professano una banalità da motivational coach dopo l’altra (non perdere tempo aspettando, agisci! – come si può far festa mentre i bimbi muoiono sotto le bombe? - l’amore è dolore, sacrificio e via discorrendo), si arriva al finale affidato alle chitarre elettriche di “How It Ends” in una sorsata. Passando per giunta tra scenografie piuttosto variegate. Abbiamo brani più pimpanti come “The Kids Are All Dying” e “Happy Now?”, ballatone strappalacrime come “Only A Lifetime” e finanche lunghe parentesi pianistiche dal sapore modern classical come “Peaches Etude”.

Non è una presa di posizione, ma pura onestà intellettuale eleggere come episodi migliori del lotto proprio quelli in cui l’elettronica assume il ruolo della protagonista: il singolone “The 90’s” e il suo tripudio di tastieroni stridenti e bassi bombastici quindi, ma anche la più sottile “Medieval”, che offre una riflessione sulla futilità del successo attraverso uno dei testi più ficcanti del lotto.
Fa un po’ tristezza quello che ho scritto più su, tutta la storia che Finneas sembri ridursi spontaneamente al ruolo di comprimario, una specie di sparring partner di Billie.
Chiudo dunque con una nota positiva. “Optimist” è un disco curato in ogni dettaglio ed estremamente piacevole, che sebbene non riesca mai a stupire davvero, a tramortire, conferma l’immensa statura da produttore di un giovane di soli 24 anni, che, se dovesse trovare coraggio e prendere lezioni di faccia tosta dalla ben più sfacciata sorella, potrebbe davvero fare sfracelli.

22/10/2021

Tracklist

  1. A Concert Six Months From Now
  2. The Kids Are All Dying
  3. Happy Now?
  4. Only a Lifetime
  5. The 90s
  6. Love is Pain
  7. Peaches Etude
  8. Hurt Locker
  9. Medieval
  10. Someone Else's Star
  11. Around My Neck
  12. What They'll Say About Us
  13. How It Ends


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