Giöbia / Cosmic Dead

The Intergalactic Connection (Exploring The Sideral Remote Hyperspace)

2021 (Heavy Psych Sounds)
psych-rock, space-rock

Di primo acchito “The Intergalactic Connection – Exploring The Sideral Remote Hyperspace” potrebbe essere scambiato per la colonna sonora di un serial tv di fantascienza da tempo stipato in un polveroso archivio. In realtà, questo split album, pubblicato dalla sempre affidabile Heavy Psych Sounds e corredato dallo splendido artwork dei grafici catalani del Branca Studio, vede due vere e proprie istituzioni del cosiddetto psych-space rock moderno come i milanesi Giöbia e gli scozzesi Cosmic Dead spartirsi perfettamente a metà i solchi dell'album, per offrire alcuni itinerari lanciati verso siderali galassie sconosciute.
I Giöbia sono dal 2004 un nome di assoluto rilievo della scena psichedelica underground. Sono in grado di creare una sorta di rock retrò e sintetico che, partito in sordina dai navigli milanesi, ha ottenuto enormi apprezzamenti soprattutto fuori dai confini nazionali. I dirimpettai Cosmic Dead, da Glasgow, celebrano quest’anno il loro decimo anniversario: il momento migliore per tirare le somme di una carriera costruita su lunghissime suite strumentali di rock spaziale, sempre contraddistinte da notevoli venature psichedeliche parecchio stimate nelle pirotecniche esibizioni live.

La facciata occupata dai Giöbia è distribuita su tre tracce, ognuna delle quali esplora una dimensione diversa delle loro influenze. La linea di basso blues e le melodie vibranti e giocose di “Canyon Moon” sembrano estratte dal sacro spartito degli Amon Düül, grazie a quelle improvvise accelerazioni che sono il pane quotidiano delle composizioni di band dal considerevole pedigree.
L'energia del kraut-rock si dissipa nella cover floydiana di “Julia Dream”, la cui malinconia soporifera estrae schemi dalla scuola psichedelica americana istituita da docenti quali Jefferson Airplane, Grateful Dead e affini.
Gli elementi vocali e d'organo sono qui gestiti dall’ottima Melissa Crema (membro dei La morte viene dallo spazio) che si era già unita al progetto principale del compagno di band Stefano "Bazu" Basurto in occasione del precedente “Plasmatic Idol” del 2020. Proprio le fragranze ambient del già citato side project riappaiono in “Meshes Of The Afternoon”, che conclude l'atto con un finale atmosferico.

La palla passa poi ai Cosmic Dead e al loro consolidato canovaccio.
Nei quasi venti minuti di “Crater Creator” il quintetto "psychonautal cosmodelic buckfaustian" - loro originale autodefinizione - scioglie tutte le tentacolari caratteristiche in un dominio strumentale, spingendo un semplice e ripetitivo motivo verso inattesi orizzonti, prima di ricadere su enfatici nuovi gorgoglii psichedelici; una gamma sonora vorticosa e carica di effetti, dove i giri armonici di basso fanno un lavoro guida ammirevole stabilendo, in alcuni frangenti, anche una parvenza di struttura melodica.
I Cosmic Dead danno una versione meno stravagante e più conflittuale del loro stile psichedelico: non più, quindi, trame perfette per un’effervescente e immaginaria colonna sonora, quanto un percorso decisamente oscuro che li riporta alle congeniali sonorità delle origini, dopo il folle excursus progressivo di “Scottish Space Race” del 2019.

In “The Intergalattic Connection” le stelle si sono allineate. Lo stile vibrante e tradizionale dei Giöbia si abbina al virtuoso disordine dei Cosmic Dead in uno split che risulta sostanzialmente ben equilibrato. Due esperienze che hanno radici affini ma sviluppi differenti: una delle più chiare dimostrazioni della buona salute del moderno psych-rock.

08/11/2021

Tracklist

Giöbia

  1. Canyon Moon
  2. Julia Dream
  3. Meshes Of The Afternoon


Cosmic Dead

  1. Crater Creator
  2. Crater Creator (Radio Edit)