Giorgio Poi

Gommapiuma

2021 (Bomba Dischi)
songwriter, pop

S’intitola “Gommapiuma” il nuovo progetto discografico di Giorgio Poi, il suo terzo disco d’inediti giunto a due anni di distanza dal fortunato predecessore “Smog”.
“Gommapiuma” è il manifesto che il cantautore affigge all’esterno del suo mondo posto tra sogni, realtà e un pizzico d’ironia, con l’espresso invito a farne accesso per cercare un vellutato rifugio dalle distorsioni quotidiane: la leggerezza come diktat essenziale, una condizione cardine dell’esistenza, metaforicamente associata dall’artista proprio alla gommapiuma, materiale che permette di attutire anche le più rovinose cadute.
La differenza con i precedenti lavori emerge sostanzialmente dal diverso approccio utilizzato per gli arrangiamenti, in questo caso molto più dilatati, spinti verso un uso marcato di archi e orchestrazioni classiche e sortite verso leggere fragranze jazz (la strumentale title track).
Le liriche permangono come al solito riflessive, dotte nell’afferrare con attenzione il mondo circostante e una serie di private considerazioni.

"Davanti a noi ci sono giorni affilati come rasoi" è il verso d’esordio di “Rococò”, un passo che illustra al meglio sia il periodo di lockdown all’interno del quale Giorgio Poi ha concepito il disco, che la visione di un futuro che prova a intravvedere semplici motivi di sollievo: “Però da me non ti aspettare niente di che/ Ti regalerò/ Gli unici guanti che ho/ E fantasie rococò/ Perché ti voglio bene/ Ogni giorno di più”.
Tra i frangenti più efficaci si pone la battistiana “I pomeriggi”, traccia lanciata come antipasto a fine settembre e costruita su ritmi più coinvolgenti rispetto al resto del novero, un pezzo che pone l’accento sulle faticose sollecitazioni profuse per opporsi all’inopponibile e accettare di buon grado ciò che la vita propone: “I pomeriggi passati a pensare/ A soffiare sul vento/ Se non cambia si mette male/ Che sta arrivando l’inverno/ Non torneremo mai più”.

L’esperienza vissuta per la stesura della colonna sonora della serie TV Netflix “Summertime” si avverte nei meandri del singolo “Giorni felici”, downtempo costruito tra ricordo ed evasione, collocato tra le visioni malinconiche di Fabio Concato e le acute doti narrative di Luca Barbarossa e ispirato dall'omonima graphic novel della fumettista Giulia Spagnulo (ZUZU).
Il duetto con Elisa realizzato per “Bloody Mary” analizza i contraccolpi che semplici considerazioni di vita possono causare alle relazioni affettive, ma non mancano excursus verso tematiche più concrete, come i parallelismi delineati in “Supermercato”, o nelle graffianti divagazioni di “Barzellette”, per giungere al dolce lieto fine di “Moai”: “A chi vive in apnea/ Aspettando che passi anche quest'alta marea/ Con le mani sugli occhi/ Basta allentare le dita/ E la notte è finita”.

Giorgio Poi prosegue in un cammino contraddistinto da raffinatezza e modernizzazione dei paradigmi imposti dalla storia del cantautorato italiano. Il tocco più classico dato agli arrangiamenti si sposa bene al tratto nostalgico del suo pensiero. Resta da capire se il suo moderno stile di scrittura si sposi meglio con le direzioni più sottili di “Gommapiuma” o se (e questo sembra apparire il percorso più stimolante) sia auspicabile l’approccio a una miscela che abbracci con più incisività anche il dinamismo psych-folk degli esordi. Due mondi sulla carta contrapposti che l’intelligenza del cantautore romano d’adozione sembra, tuttavia, in grado di far saldamente coesistere.

09/12/2021

Tracklist

  1. Rococò
  2. I pomeriggi
  3. Bloody Mary feat. Elisa
  4. Gommapiuma
  5. Giorni felici
  6. Supermercato
  7. Barzellette
  8. Moai


Giorgio Poi sul web