JPEGMAFIA

LP!

2021 (Universal)
experimental-hip-hop, glitch-hop

Barrington DeVaughn Hendricks, che tutti noi conosciamo come il rapper e producer JPEGMAFIA, è arrivato all'attenzione della critica nel 2016, con "Black Ben Carson" e la sua proposta di un hip-hop industriale e assordante, dall'alto tasso di sperimentazione. Da allora, con i successivi "Veteran" (2018) e "All My Heroes Are Cornballs" (2019), da ascoltare insieme ad altre uscite più brevi, ha continuato ad attirare l'attenzione con uno stile che ha saputo dimostrarsi eclettico fino al dispersivo e al confusionario. Con "LP!" rimette la sua creatività al servizio di una certa coesione di fondo, rendendo questo il suo album più affilato dai tempi dell'esordio.

La febbricitante e spensierata ritmica di "Trust!", con echi dell'estetica vaporwave, è un'apertura dolce, prima che le esplosioni di "Dirty!", un assalto di percussioni metalliche e un rap d'intensità militante inizino ad azzannare i timpani; tornerà a questa energia anche in "Rebound!", un hardcore-hip-hop scuro e assordante dove sfoggia il suo miglior flow, e nei volumi fuori controllo di "BMT!".
In questa dinamica di creazione e distruzione della tensione si muove tutta la scaletta, così melodie fatate sono ammalate da disturbi sonori, la declamazione tipica dell'hip-hop novantiano confina con il grido rabbioso e la manipolazione dei sample deforma il paesaggio sonoro per rendere sempre difficile avere dei punti di riferimento.

Uno dei brani centrali, "What Kind Of Rappin Is This", una nuvola psichedelica e trasognata sempre a un passo dal caotico, ben cristallizza il gioco di equilibri dell'autore. Questa rielaborazione trova il suo momento più spiazzante in "Thot's Prayer", quando un frammento di un testo di Britney Spears diventa il fondamento di un hip-hop robotico per autotune. In "Sick, Nervous & Broke" psichedelia, cacofonia industriale e la tipica manipolazione spinta dell'hip-hop di JPEGMAFIA si uniscono a scampoli di un rap più tradizionale e a una ballata pianistica: è uno dei viaggi più avventurosi dell'album, che comunque coglie di sorpresa anche con "Nice!", un furioso coro immerso nell'acido, o nel modo in cui "Cutie Pie!" si liquefa in un'orgia robotica retrofuturista. "Bald!", proposta anche in un remix con Denzel Curry, usa synth malinconici anni 80 e breakbeat frenetici, nell'ennesima dicotomia sonora dell'album.

"LP!" ha il vantaggio di far dialogare la tipica iperattività di Hendricks con una forma più concisa e accessibile, pur rimanendo saldamente nel campo dell'hip-hop sperimentale. Non è il colossale esordio, che rimane irraggiungibile, ma un punto d'accesso ottimale per la carriera di uno dei più inafferrabili artisti hip-hop contemporanei. Versione fisica con tracklist leggermente differente a causa di problemi di diritti sui campionamenti.

15/12/2021

Tracklist

  1. Trust!
  2. Dirty!
  3. Nemo!
  4. End Credits!
  5. What Kind of Rappin' Is This?
  6. Thot's Prayer!
  7. Are U Happy?
  8. Rebound! (featuring DatPiffMafia)
  9. OG!
  10. Dam! Dam! Dam!
  11. Sick, Nervous & Broke!
  12. Kissy Face Emoji!
  13. Nice!
  14. BMT!
  15. The Ghost of Ranking Dread! (featuring Tkay Maidza)
  16. Cutie Pie!
  17. Bald!
  18. Bald! Remix (with Denzel Curry)


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