Kanonenfieber

Menschenmühle

2021 (Noisebringer)
black metal, death metal

La copertina di “Menschenmühle” è molto significativa: si tratta infatti di un poster realizzato nel 1912 dall’ungherese Mihály Biró per promuovere una manifestazione contro la guerra che all’epoca era scoppiata nei Balcani. Un’opera simbolicamente importante (il militare graduato che infila dentro un cannone milioni di vittime innocenti), in questo caso utilizzata dalla band teutonica per commemorare le infinite perdite umane legate alla Prima Guerra Mondiale, un conflitto di cui si parla sempre poco nonostante sia stato uno dei più sanguinosi in assoluto.
Concettualmente parlando, i Kanonenfieber si inseriscono sulla scia di altre realtà sensibili a queste tematiche, come ad esempio i californiani Minenwerfer o gli ucraini 1914, con la differenza che i testi dei brani presenti in “Menschenmühle” si ispirano a una serie di documenti e lettere scritti da soldati morti sul fronte o miracolosamente sopravvissuti. In poche parole, una lezione di storia raccontata attraverso le note di un esordio tra i più interessanti di questo primo scorcio del 2021.

L’album si muove in perfetto equilibrio tra black metal e death metal, anche se qualcuno potrebbe scomodare il termine blackened death metal: se escludiamo infatti un biglietto da visita diretto e potente come “Die Feuertaufe”, già dalla successiva, ottima “Dicke Bertha” i Kanonenfieber intraprendono una strada più tortuosa e cadenzata, alternando dei riff al vetriolo con alcuni passaggi più rocciosi e spigolosi (una prerogativa avvalorata dallo screaming rigorosamente in tedesco).
L’intensità del disco non lascia il tempo di respirare, brani come “Die Schlacht Bei Tannenberg” oppure “Der Letzte Flug” ci catapultano direttamente in trincea, ricordandoci gli orrori di una Grande Guerra che ha segnato in maniera indelebile il secolo scorso.

La seconda parte del lavoro si apre idealmente con due composizioni (“Grabenlieder” e “Grabenkampf”) entrambe votate alla melodia, complice un guitarworking trascinante, capace di mettere in risalto il lato più abbordabile del gruppo. Il concept, però, non fa sconti e dall’album emergono di continuo delle sensazioni raccapriccianti, come nella magnifica “Unterstandsangst”, sette strazianti minuti che ci inoltrano nel terrore che provava un soldato riparatosi dentro un tunnel, in attesa della notte (“Il mio sangue si congela nelle vene, tutto il mio corpo è teso, scuoto le gambe, i denti battono”).

Al di là dunque del nobile argomento trattato, quello dei Kanonenfieber si rivela un disco di indubbio spessore, un debutto intriso di anima e di dolore, prima che cali definitivamente il sipario con il neofolk mortifero di “Verscharrt Und Ungerühmt”.

08/03/2021

Tracklist

  1. Die Feuertaufe
  2. Dicke Bertha       
  3. Die Schlacht Bei Tannenberg  
  4. Der Letzte Flug    
  5. Grabenlieder       
  6. Grabenkampf
  7. In’s Niemandsland
  8. Unterstandsangst
  9. Verscharrt Und Ungerühmt

Kanonenfieber sul web