Lingua Ignota

Sinner Get Ready

2021 (Sargent House)
liturgical-noise, industrial

Dopo il breve “Agnus Dei”, ispirato alla musica di Bach, Kristin Hayter torna pubblicando il suo quarto Lp, “Sinner Get Ready”. E’ chiaro che il progetto Lingua Ignota, dopo tre album di grande valore, corra il rischio di ripetersi, e a questo rischio la Hayter non può sfuggire. Ma è anche sorprendente come le idee già presenti - in particolare nei primi due album - si ripetano parzialmente con nuova vita e rinnovata potenza.

“Sinner Get Ready” è ancora incentrato sul tema della violenza sulle donne e sulla vendetta, ancora una volta perfetta commistione di classicismo e noise, canto lirico e enfasi religiosa, al confine del requiem laico che prega un dio vendicatore. La grammatica musicale, divisa tra i due capolavori degli esordi e un nuovo aspetto da cantautrice minimale, rende la violenza estrema di ”Caligula” un episodio (almeno per ora) isolato.
Questo requiem per peccatori e vittime si arricchisce proprio di un'anima da songwriter à-la Nick Cave, in particolare nelle tracce scelte come singolo, due storie di cronaca della Pennsylvania, “Pennsylvania Furnace” (la storia vera di un fabbro che gettò i suoi cani in una fornace, trasformata in una favola gotica dove lo spirito dei cani ritorna per portare all'inferno il loro carnefice) e “Perpetual Flame Of Centralia”, quest’ultimo uno dei brani più commoventi della sua intera carriera, quasi una ballata da cantautrice scritta al piano da John Cale per Nico, che canta la storia della citta fantasma di Centralia in Pennsylvania, bruciata e abbandonata, metafora delle condizione delle donne abusate e maltrattate.

“The Order Of Spiritual Virgins”, nove minuti chiaramente vicini a “All Bitches Die”, si muove ancora nel solco della consueta poetica di Lingua Ignota, con canto disperato e improvvise sfuriate noise. Nonostante la struttura sia già nota, mantiene una potenza con tratti feroci e disturbanti, che non è affatto facile trovare in gran parte della discografia di altre musiciste dark-noise. L’organo di “I Who Bend The Tall Grasses” apre a una vera preghiera per la vendetta, che sia la più crudele possibile. Torna in parte l'anima nera di “Caligula”, ma in una struttura più tipicamente religiosa, sebbene dio venga invocato per la sua crudeltà, non certo per la sua benevolenza (“non mi frega nulla, devi ucciderlo”).

Strumenti acustici (probabilmente un banjo), diventano protagonisti in “Many Hands” e in “Repent Now Confess Now”, nuove invocazioni di pentimento e vendetta dal sound asciutto e scarnificato. Simile - ma con l’aggiunta del piano - è “Man Is Like A Spring Flower”, con un finale persino giocoso che potrebbe ricordare le ripetizioni di Philip Glass. Chiude la preghiera a metà tra canto da chiesa e canto gotico di Nick Cave di “The Solitary Brethren Of Ephrata”, che potrebbe aprire a una nuova fase della carriera di Kristin Hayter.

13/08/2021

Tracklist

  1. The Order Of Spiritual Virgins
  2. I Who Bend The Tall Grasses
  3. Many Hands
  4. Pennsylvania Furnace
  5. Repent Now Confess Now
  6. The Sacred Linament Of Judgment
  7. Perpetual Flame Of Centralia
  8. Man Is Like A Spring Flower
  9. The Solitary Brethren Of Ephrata




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