Matt Berry

The Blue Elephant

2021 (Acid Jazz)
psych-rock, soul, beat

Non deve essere stato difficile per Matt Berry ammazzare il tempo durante il lockdown. L’attore e musicista inglese ha infatti affrontato la sospensione e il rallentamento del settore cinematografico/televisivo, dedicandosi con maggior diletto alla passione per la musica. Uno sguardo alla cospicua strumentazione vintage, comprata per poche sterline negli anni 90, ed ecco partire la scintilla dell’ispirazione. Un tripudio di suoni, generati da Farfisa, Hammond, Arp 2600, Mini moog, Wurlitzer e Mellotron, è il tessuto dell’opera più ambiziosa di Berry.
“The Blue Elephant” cambia ancora una volta le carte in tavola, dopo il finto collettivo di The Berries per l’album “Berryland”, e dopo il folk-pop lo-fi dell’altrettanto godibile “Phantom Birds”, il cantante/attore inglese compie un ulteriore passo indietro, abbracciando in toto la smagliante vitalità del pop psichedelico dei tardi anni 60, con un elegante mix di 5th Dimensions, David Axelrod e Zombies.

Mai come in questo caso il termine caleidoscopico calza a pennello: Berry mette in campo una pletora di suggestioni sonore che appartengono al grande immaginario degli anni 60 e 70, domandone l’esuberanza con l’arte del dettaglio e quella perizia strumentale che da sempre caratterizza le sue opere.
Lasciando percussioni e batteria nelle mani del talentuoso e versatile Craig Blundell (il prediletto di Steven Wilson), Matt si concentra maggiormente sul ruolo di musicista: la voce si perde nel mix di suoni, lasciando che sia il vortice di pop, folk, jazz, psichedelia, funk, soul, beat, progressive e glam-rock l’unico vero protagonista dell’avventuroso viaggio di “The Blue Elephant”.

Album concepito come un unicum, il decimo progetto discografico di Berry rinuncia al formato canzone d’assalto, per un più intelligente e maturo uso della melodia come fonte di abbeveraggio per le infinite variazioni su tema. La funzione del singolo catalizzatore in salsa pop è comunque affidata a “Summer Sun”, un pop-beat ricco di refrain, slanci di chitarra, suoni d’organo vintage e oscillazioni psichedeliche degne della miglior tradizione anglo-americana.
La vera perla del disco è però l’altro episodio che vede il canto al centro della scena, ovvero “Blues Inside Me”, un concentrato di glam, funky, psichedelia e, appunto, pop, che gira intorno a un boogie-rock trascinante e sensuale, suggellato dalla presenza della voce di Rosie McDermott.

La colonna sonora immaginaria di Berry (il titolo è ispirato a “Elephant Man“ di David Lynch), prosegue tra citazioni funky-beat degne di un film di James Bond (“Now Disappear”), raffinatezze jazz-lounge adagiate su sonorità di tastiere incantevoli, languide percussioni (“Safe Passage”) e più ambiziose incursioni nel jazz-funk psichedelico anni 70 (“Invisible” che ospita una citazione dei Beatles di “A Day In The Life”).
Autentico collezionista di dischi d’epoca, il musicista e attore inglese non tralascia quasi nulla della pioneristica era della psichedelia, non mancano citazioni in chiave blaxplotation (la title track) o ballate space-folk intense e introspettive (“Life Unknown”), ma la vera forza di “The Blue Elephant” è l’incisività del suono delle chitarre, dell’organo (la splendida ed enigmatica “Alone”) e del mellotron, mai così forte e vibrante, al punto che il canto è spesso volutamente confuso o dietro le quinte (“I Cannot Speak“).

Il nuovo album di Matt Berry è senza dubbio il più completo e temerario (lo si evince, in verità, già dalle note introduttive di “Aboard”), sorprendente e avvincente fino allo scorrere dei titoli finali, al punto da esibire uno spumeggiante brano perfetto per un musical (“Story Told”) e un trascinante funky-beat che in un’altra era avrebbe facilmente conquistato il podio delle classifiche internazionali (“Like Stone”), prima della chiusura dell’album, affidata a una versione più orchestrale di “Now Disappear” (“Now Disappear (Again)”).
Nella carriera di Matt non ci sono in verità episodi discografici che non abbiano tenuto fede alle premesse, né che abbiano deluso o smorzato gli entusiasmi dei fan, ma “The Blue Elephant” è un album decisamente affascinante, un nuovo punto di riferimento (dopo “Witchazel”) che annuncia intriganti variazioni sul tema.

23/07/2021

Tracklist

  1. Aboard
  2. Summer Sun
  3. Safe Passage
  4. Now Disappear
  5. Alone
  6. Invisible
  7. Blues Inside Me
  8. I Cannot Speak
  9. The Blue Elephant
  10. Life Unknown
  11. Safer Passage
  12. Like Stone
  13. Story Told
  14. Forget Me
  15. Now Disappear (Again)




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