Night Beats

Outlaw R&B

2021 (Fuzz Club)
psych-rock, garage-rock

Nuova etichetta e piccolo cambio di direzione per la band psych-rock dei Night Beats, artefice di un folgorante esordio per la Third Mind nel 2011, successivamente evolutasi in una formazione mutevole, capitanata dal texano Danny Lee Blackwell.
Una leadership che ha inciso fortemente sulla direzione artistica del progetto, spostando l’asse dallo sfolgorante e geniale mix di 13th Floor Elevator, Seeds, Monks ed Electric Prunes a una musicalità radicata nella tradizione americana blues, country e r&b, sigillata con mestiere dalla produzione del penultimo album “Myth Of A Man”, affidata a prezzemolino Dan Auerbach.

Sciolto il legame con la Heavenly, ed entrati nel sempre più interessante catalogo Fuzz Club, Danny Lee Blackwell e i suoi Night Beats abbandonano le sonorità più rifinite delle ultime incisioni per un suono leggermente più sudicio: la linfa del garage-rock ritorna a scorrere con la stessa furia degli esordi, ma anche con la consapevolezza acquisita in questi dieci anni. A beneficiarne in prima istanza è la scrittura dei brani, una sequenza incalzante, variegata, polverosa e ricca di swing, che rende onore al titolo del disco “Outlaw R&B”.
I Night Beats sono tornati a far scorrere riff chitarristici selvaggi. Un incremento di sfumature e colori getta nel caos la prevedibilità sperimentata con Auerbach e avvicina l’estro del texano all’esimio conterraneo Rocky Erickson. Affinità elettiva particolarmente evidente nel brano più lungo e avvincente del disco, “Cream Johnny”, una lisergica jam session introdotta da sirene spiegate, avvinghiata a riff di chitarra malsani e tempi ritmici grevi, che si frantumano su un'oasi elettroacustica di rara bellezza, prima di assumere un formato canzone che viene nuovamente catapultato nelle braccia della psichedelia più freak.

La produzione di Robert Levon Been dei Black Rebel Motorcycle Club privilegia i riff graffianti delle chitarre, anche quando l’anima beat è al massimo della sua intensità espressiva (“Revolution”), o Blackwell riesuma lo spirito blues (“Crypt”). E’ senz’altro più facile restituire alla musica dei Night Beats la sigla di garage-rock psichedelico; l’accenno rockabilly di “Thorns” e il grezzo e spedito rock’n’roll di “Ticket” non usano strategie estetiche, mirando direttamente al cuore, alla carne, all’anima del rock. Anche le influenze country che agitano “Hell In Texas” sono oscure, gotiche, irriverenti.
I Night Beats si divertono a fondere beat e raga indiani con la stessa leggerezza dei Sixties in “Stuck In The Morning”, entrano con forza nell’immaginario western con un sabbatico pop-rock psichedelico caratterizzato da un incrocio di voci e chitarre che sfuma nell’oblio in “New Day”, osano perfino varcare i confini dei paesi arabi nell’esotica “Shadow”, e spalancano le porte ai primi vagiti rock nella più granitica, eppur leggiadra, “Never Look Back”, che offre un assolo targato fine anni 70.

Culmine di un percorso non privo di ostacoli, “Outlaw R&B” è un disco nato durante il caos causato della pandemia. Un progetto perfettamente calibrato tra ispirazione, mestiere e un briciolo di sana follia, che restituisce i Night Beats all’universo psych-rock più genuino. Un album dedicato agli emarginati, ai perdenti e ai fuorilegge dell’era moderna.

08/07/2021

Tracklist

  1. Stuck In The Morning
  2. Revolution
  3. New Day
  4. Hell In Texas
  5. Thorns
  6. Never Look Back
  7. Shadow
  8. Crypt
  9. Cream Johnny
  10. Ticket
  11. Holy Roller




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