Sergio Albano

Dolore e amore. Emozioni spesso travolgenti che tendono a lasciare tracce indelebili. Non stupisce vederle sotto forma di punto d’origine di narrazioni toccanti, itinerari personali che combinano urgenza comunicativa e ricerca della catarsi. È esattamente questo il caso del primo capitolo solista di Sergio Albano, chitarrista partenopeo attivo da anni in numerosi progetti, quali Grizzly Imploded, Drowning In Wood, Amklon e AVSA.

Quindici secondi di assoluto silenzio introducono una spirale irruente che scava nelle profondità di un animo in continuo fermento. Esplosioni elettriche e oblique distese di frequenze cupe si alternano per disegnarne l’essenza convulsa. Il suono della chitarra, filtrato, manipolato digitalmente fino a essere totalmente trasfigurato, è la fonte da cui sgorga la materia incandescente di cui le quattro tracce messe in sequenza sono composte. La costruzione è vorticosa, progettata e definita con meticolosa efficacia – il mastering è affidato alla maestria di Noel Summerville - per assorbire e trascinare chi ascolta al centro del suono.

L’atmosfera del disco è coesa, permeata da un’oscurità lucente, malgrado le soluzioni proposte siano decisamente sfaccettate, a tratti divergenti. La pirotecnica “An Impossibility Without A Name” – momento migliore dell’album - è un caos ragionato costellato di deflagrazioni taglienti, mentre la successiva “The Exact Moment Your Life Changes Forever” si sviluppa come una lisergica deriva, carica di inestinguibile tensione.
Da qui in avanti il suono si spinge verso ambientazioni sempre più sotterranee, dapprima sorrette dalla litania sulfurea delle indecifrabili modulazioni vocali di “Going Home” e infine cristallizzate nel dilatato dark-ambient della title track. Un lavoro di un’intensità asfissiante, che mette in piena luce le doti di un autore da seguire con attenzione anche in questa inedita veste solitaria.

01/02/2022