Siv Disa

Dreamhouse

2021 (Trapped Animal)
psych-pop, trip-hop, art-pop

Un esordio colto, fuori dalle coordinate cantautorali alt-folk, per Siv Disa, frutto di un vissuto ricco di contrastanti suggestioni culturali.
Americana con origini cinesi, attualmente residente in Islanda, la giovane autrice imprigiona in una cornice delicatamente psichedelica le movenze trip-hop dei Portishead, la complessità musicale e letteraria di Fiona Apple e l’ascetica profondità di Mark Hollis.

“Dreamhouse” tiene fede al proprio titolo, esplorando tutte le sfumature dei sogni e la loro identità musicale finora nota, riconnettendo la magia dell’era pre-digital con le potenzialità offerte dalla musica contemporanea. Nove tracce che si muovono senza limiti netti, se non una certa sobrietà e un'articolata elaborazione degli arrangiamenti, osando perfino accenni neoclassici e avantgarde nella splendida oasi onirica di “Breathing”, brano dichiaratamente ispirato alla musica di Dmítrij Dmítrievič Šostakóvič, nonché una delle pagine più entusiasmanti di un album contraddistinto da un’algida bellezza e da un fascino non fulmineo.

E’ un art-pop non del tutto prevedibile, quello della giovane musicista, capace di guizzi lirici che marcano un confine tra seduzione e sperimentazione. Di quest’arte si vestono il tracimante lirismo di “Sorry” e il bisbiglio agrodolce di “Whistle”, brano incaricato di schiudere le porte di “Dreamhouse” senza indicare certezze o chiavi di lettura.
Esordio ambizioso, quello di Siv Disa, l’autrice cammina sui carboni ardenti del post-rock senza scottarsi in “Painted Ceiling”, ed è pronta a sacrificare anche il ruolo centrale del canto per un’incantevole traccia surrealista, prediligendo la forza virtuale delle immagini alla concretezza lirica: “Beat 7”.

Più che un grido o una dichiarazione a cuore aperto, “Dreamhouse” è un respiro, un alito di vita, un progetto che mette in luce un talento multiforme. Struttura degli arrangiamenti e cantato procedono in sincrono, sottolineando la natura di musicista e non di semplice cantautrice di Siv Disa. Da quest’attitudine sgorgano il flusso psichedelico/trip-hop di “Music In The Streets”, la sognante malinconia di “My My“ e il contagioso e vellutato groove di “Fear”.

Nonostante tutto, l’esordio dell’artista sino-americana è solo un primo tassello di una personalità artistica che necessita di una più netta messa a fuoco. Il rischio di restare sommersi da tanta ambizione e sensibilità creativa è infatti dietro l’angolo.
Nel frattempo, pur non privo di contraddizioni, “Dreamhouse” offre più di un motivo per non restare fuori dalla già lunga lista degli ascolti indispensabili degli ultimi tempi.

22/01/2022

Tracklist

  1. Whistle
  2. Painted Ceiling
  3. Fear
  4. Music In The Streets
  5. Sorry
  6. My My
  7. Breathing
  8. Beat 7
  9. In The Hills




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