Yola

Stand For Myself

2021 (Universal)
soul-pop

Facile liquidare con l’appellativo vintage e retrò qualsiasi proposta che profumi di rock, pop e soul targato anni 60 o 70, più difficile restare a galla in un panorama sempre più folto di citazionismo messo in piedi da artisti dal pallido talento e dal piglio ruffiano.
Vicenda artistica ben diversa quella di Yolanda Quartey (in arte Yola), talento naturale che nella dimensione soul-country-bluesy architettata dal suo pigmalione Dan Auerbach naviga senza alcuna forzatura o inadeguatezza.

Dopo un esordio “Walk Through Fire” e ben quattro nomination ai Grammy Awards, la cantante britannica (già alla corte dei Chemical Brothers e dei Massive Attack), ora di stanza a Nashville, con il nuovo album “Stand For Myself” amplia ulteriormente lo spettro stilistico, districandosi nell’elegante sceneggiatura strumentale con una padronanza espressiva pari all’intensità di Tina Turner, alla sensualità di Aretha Franklin e alla versatilità di Diana Ross.
Le canzoni raccontano preoccupazioni e voglia di riscatto, con un attento equilibrio tra storie personali e rivendicazioni sociali, ma senza autocommiserazione o toni barricadieri. Già dalle prime note di “Barely Alive” l’artista mette in chiaro una natura profonda e complessa, che fa da contraltare alla vitalità gioconda delle canzoni: “Isolati, teniamo le nostre paure”, canta Yola, mentre un languido soul stile Tamla Motown scivola con apparente mestizia. 

A voler essere pignoli, la pubblicazione di “Stand For Myself” è stata anticipata dal singolo “Diamond Studded Shoes”, un duro attacco contro il potere economico e la continua oppressione dei poveri, declamato su un rock’n’roll tinto di rhythm and blues ("Io e te ci stiamo provando, ma non siamo noi a decidere, quando viene l'uomo per i nostri stipendi, non dirmi che andrà tutto bene non siamo i ricchi, alcuni di noi riusciranno a malapena a cavarsela, comprano scarpe tempestate di diamanti con le nostre tasse,qualsiasi cosa per tenerci divisi, sappiamo che non è così, ecco perché dobbiamo combattere").

“Stand For Myself” è un album che trasuda gioia, passione ed eleganza (“Now You're Here”), Yola entra nel territorio più nobile del mainstream con un’eccitante miscela di Memphis soul e country in stile Nashville.
L’album alterna soluzioni in chiave Philly sound (“Dancing Away In Tears”), lancinanti ballate country (“Like A Photograph”), raffinati doo-wop (“Great Divide”), trascinanti r&b alla Tina Turner con una sezione fiati degna del marchio Stax (“Break The Bough”) e rigogliosi brani pop-soul (“Whatever You Want”). Una varietà stilistica che la voce di Yola domina con classe e sicurezza.
Un'ultima menzione merita “If I Had To Do It All Again”, un elegante e complesso r&b, un intreccio strumentale che l’artista grazia con un’interpretazione che mette insieme tecnica e passione.

“Stand For Myself” è un album che consolida lo status artistico dell’artista inglese, che ben presto vedremo sugli schermi nel ruolo di Sister Rosetta Tharpe nel film di Baz Luhrmann sulla vita di Elvis Presley, programmato per il primo semestre del 2022.

23/10/2021

Tracklist

  1. Barely Alive
  2. Dancing Away In Tears
  3. Diamond Studded Shoes
  4. Be My Friend
  5. Great Divide
  6. Starlight
  7. If I Had To Do It All Again
  8. Now You're Here
  9. Whatever You Want
  10. Break The Bough
  11. Like A Photograph
  12. Stand For Myself




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