Buzzard Buzzard Buzzard

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2022 (Communion)
power pop, glam-rock

Immaginate il glam-rock anni 70 di Elton John e T. Rex, poi i groove degli ELO, infine il power pop ad alto tasso di riff dei Badfinger. Ora mescolate il tutto e filtrate il risultato attraverso la lente distorcente dei Supegrass. Ci siete quasi. Vi manca soltanto di rendere il tutto digeribile ai palati dei giovani degli anni 20 del nuovo millennio e avrete un’idea della musica dei Buzzard Buzzard Buzzard.
Nati a Cardiff da un’idea di Tom Rees, che ha iniziato a lavorare in proprio sulle prime canzoni per poi invitare a prendere parte al progetto il fratello Eddie e gli amici Ethan Hurst e Zac White, i Buzzard Buzzard Buzzard promettono e consegnano infatti un power pop sbarazzino e spensierato e, come sottolineano nelle divertite note stampa, tanti jeans denim.

Intro di piano elettrico, riffing incalzante che entra a strofa iniziata, ritornello gustosamente glam e coretti rinfrescanti sono gli ingredienti della prima, grande canzone del disco: “New Age Millenial Magic”, che sul finale sventola anche un assolo di chitarra elettrica per nulla banale. Il pianoforte detta il ritmo anche nella successiva “Good day”, una canzone letteralmente all’incrocio tra “Goodbye Yellow Brick Road” e “I Should Coco”; “Crescent Man Vs Demolition Dan, invece, è se possibile ancora più divertita e vede la band scatenarsi tra riff gagliardi e rullate tonanti.
In un disco con le influenze sopracitate non può mancare il confronto con i cosiddetti “lentoni”, che per le poiane gallesi possono prendere le sembianze sia di una ballad malinconica (“Faking A Living) che di un downtempo da sala da ballo (“Yourself”).

Ci pensa poi lo pseudo-inno generazionale “Break Right In” a cominciare a risollevare i giri, prima di una seconda parte di disco nuovamente elettrica e incalzante, che rallenta soltanto nella magica ballata conclusiva “A Passionate Life”, un brano con un’incantevole coda sulla quale vengono fatte cadere note di pianoforte leggere come polvere di fata.
Nel lato B fa sicuramente la parte da protagonista la zuccherina “You”, con il suo appiccicoso ritornello punteggiato dalla chitarra elettrica, ma non va sottovalutato quel divertente tripudio di riff arzilli e armonizzazioni vocali intitolato “Demolition Song”.

In attesa che con il tempo i Buzzard Buzzard Buzzard maturino e imparino a cercare soluzioni più variegate, non possiamo che goderci questo spensierato esordio pregno di chitarre giulive, melodie scintillanti e fresco come una limonata. Che di questi tempi è una manna dal cielo.

04/03/2022

Tracklist

  1. New Age Millennial Magic
  2. Good Day
  3. Crescent Man vs Demolition Dan
  4. Faking A Living
  5. Yourself
  6. Break Right In
  7. On The Kill Again
  8. You
  9. Feel The Change!
  10. Demolition Song
  11. A Passionate Life


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