Elena Setien

Unfamiliar Minds

2022 (Thrill Jockey)
ambient-pop

Il quarto album dell’artista basca Elena Setién ha tutte le carte in regole per appagare la brama di buone vibrazioni musicalmente non del tutto convenzionali. “Unfamiliar Minds” è l’ennesima dimostrazione dell’insaziabile curiosità artistica dell’ex-componente del duo jazz Little Red Suitcase, alle prese con un progetto ben diverso dai precedenti.

L’ambient-pop ad alto tasso onirico di Elena Setién paga in verità subito un tributo alle intuizioni dei Waxahatchee o dei Beach House. Una svolta elettronica stimolata dalla collaborazione con Xabier Erkizia e dalla recente esperienza di autrice per programmi televisivi.
Come gran parte della produzione concepita durante la pandemia causata dal Covid, anche “Unfamiliar Minds” risente del clima riflessivo e inquieto di questi ultimi due anni, oltreché del tempo dedicato dall’autrice alla lettura di poesie e racconti (Emily Dickinson, in particolare). Le atmosfere sono lunari e oscure nello stesso tempo. Ansia e tregua si confondono, strutture melodiche e arrangiamenti minimali si avvicendano, lasciando spazio a un uso della voce tra il recitato e il canto, che smuove emozioni apparentemente fragili ma intense.

Elena Setién finisce per toccare le stesse corde emotive di Laurie Anderson (“Situation”, “I Dwell In Possibility”) e PJ Harvey (“No Trace”), con un linguaggio abbastanza personale, che trasuda di riferimenti poetici colti e sentiti, che nutrono gli eleganti intrecci armonici di tastiere, violini e voce (“In This Short Life”).
Affascina l’abilità dell’artista nel modulare il cantato/recitato, plasmando perfettamente la voce con le evocative sonorità di flauti e suoni elettronici di “New” o con le oscillazioni noise/electronic dell’ambiziosa e straniante “Such A Drag”.
Il continuo tremolio a cui sono sottoposti gli strumenti e la voce conferma il disorientamento che anima “Unfamiliar Minds”, rendendo tangibili le ombre emotive che Elena Setién ha tradotto in suoni e parole. Un’inquietudine che l’artista centra in pieno nella splendida title track, asciutta e dolcemente stridente, uno schiaffo verbale che pian piano si arricchisce di colori e suoni aspri, fino a rendere l’atmosfera più greve ma anche insolitamente eterea (“Water”).

06/02/2022

Tracklist

  1. 2020
  2. Situation
  3. I Dwell In Possibility
  4. New
  5. Such A Drag
  6. In This Short Life
  7. This Too Will Pass
  8. Unfamiliar Minds
  9. No Trace
  10. Water




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