Fishbach

Avec les yeux

2022 (Entreprise)
synthpop, glam-pop, chanson

Parte “Masque d'or”, e l'assalto ai sensi è di quelli che non si dimenticano. Certo, Flora Fischbach (una C in meno per il suo nome d'arte) possiede un contralto così espressivo e suadente che è facile restarne ammaliati. Quando però all'aspetto interpretativo si unisce una melodia pop tra le più compiute degli ultimi anni, un tocco rétro che combina anni Venti (del Novecento) e Ottanta del Novecento, un armamentario sonoro che si insinua tra i Talking Heads e Bernard Lavilliers, capitolare è un attimo. Correre a rimediare l'album è il passo successivo.
Sguardo magnetico, un profilo in penombra, è “con gli occhi” che la cantautrice normanna ci accoglie alla volta del suo secondo album, e con essi traccia le coordinate di un disco che mangia alla stessa tavola del debutto “À ta merci”, ma con pietanze opportunamente ripensate. Sempre guidato dai sintetizzatori, sempre spregiudicato nel suo far convergere spunti da decenni e contesti tra loro diversissimi, il secondo album spinge in avanti il tasso drammatico e il carattere glam degli arrangiamenti, concepisce una formula ancora più ricercata nell'espressività pop, senza rinunciare a una sacrosanta immediatezza.

Non solo il singolone di lancio, quindi: in un disco che sa come fornire il giusto carattere a ogni suo brano, Fischbach si muove decisa, sicuramente molto poco posata ma proprio per questo motivo viva, intensa. D'altronde non c'è bisogno di essere posati con canzoni dal taglio così viscerale come “Dans un fou rire”, Mylène Farmer nello specchietto retrovisore ma con una voce che trasforma ogni accento in una dolorosa confessione a cuore aperto.
I versatili bouquet di tastiera reggono brani  dal grande dinamismo complessivo, che si tratti dell'ambience gotica di “Nocturne”, un filo di note a evolvere nell'esplosiva chiusura chitarristica, o del momento yé-yé di “De l'instinct”, dell'esaltazione distruttiva per l'arena-rock di “La foudre” (con il suo registro profondissimo l'interpretazione più emozionante dell'album) o di un passaggio come “Tu es envie”, capace di restituire intatto un avvincente spirito glam, con tanto di inatteso ritornello in inglese.
Niente sarebbe però possibile senza una felicità di scrittura che sa sfrondarsi anche di tutto e riportare all'essenzialità della chanson voce e chitarra (“Quitter la ville”), oppure tradursi in raffinate chiose a punta di pianoforte (“Arabesques”).

Fuori moda? Beh, se intitolare un brano “Démodé” è indice di qualcosa, è che a Fishbach interessa meno di zero. Con una capacità di sciorinare melodie come la sua, accodarsi a suoni all'ultimo grido forse non sortirebbe lo stesso effetto. Meglio seguire i propri richiami interiori, muoversi alla volta dei fari guida, per rivelarne un'immagine diversa. Con questi occhi, e soprattutto questa voce, ci vorrà poco fino a irretire la prossima vittima.

30/12/2022

Tracklist

  1. Dans un fou rire
  2. De l'instinct
  3. Masque d'or
  4. Nocturne
  5. Tu es envie
  6. Quitter la ville
  7. La foudre
  8. Téléportation
  9. Démodé
  10. Presque beau
  11. Arabesques




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