Gabriele Mitelli, John Edwards, Mark Sanders

Gabriele Mitelli non è ancora su Wikipedia, ma è già nei nostri cuori. Il suo secondo album, “Crash” (2017), non smette di fare proseliti. E il suo nuovo trio in compagnia di due giganti come John Edwards e Mark Sanders dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, il riconoscimento che il trentaquatrenne musicista di Brescia sta avendo nel mondo (non solo) del jazz e della musica improvvisata. L'album d’esordio del trio, “Three Tsuru Origami” è stato pubblicato a fine ottobre dalla We Insist!

L’apertura di scaletta firmata da Mitelli, “New One”, è un tuffo nella New York notturna di fine anni 40 e inizio 50, un giro per i locali della 52esima strada in compagnia dei fantasmi di Charlie Parker e Dizzy Gillespie. Il trio esplode in un fraseggio incontenibile: la batteria è alta nel mix finale, lasciando al contrabbasso tutto lo spazio per muoversi sotto il be bop infuocato della tromba. Già nella seguente “The Eagle And The Hawk” (firmata da Gabriele Mitelli e John Edwards) la sperimentazione prende il sopravvento sulla tradizione e il trio si trasforma in una navicella spaziale di ritorno da un futuro oscuro. Rumori, effetti digitali e distorsioni accompagnano il racconto per tutti e quattro i minuti di durata del brano.

Ora che gli equilibri sono stabiliti, i tre musicisti sono liberi di muoversi tra le coordinate appena tracciate: su “Go Godwit Go” Edwards e Mitelli prediligono trame post-bop mentre Sanders da fuoco alle ceneri improvvisando con enfasi free. Parte solo apparentemente più pacata la seguente “Fly Away (To Pierre Combini” (scritta da Mitelli per il padre di un suo amico) che a metà corsa lascia il tempo a Edwards di esibirsi in uno dei suoi leggendari assolo.

“Karma” apre l’ipotetico lato Bb del disco e si ripete la magia di un salto nel tempo tra le strade del jazz più rivoluzionario, rievocando lo spirito di giganti come Charles Mingus e Max Roach. Dopo l’impeto free dell’omonima “Three Tsuru Origami”, la corale “The Indian Geese And Himalaya” è una meravigliosa ballata che mostra l’affiatamento invidiabile raggiunto dal trio.
Prima del gran finale di “Ritual Part 3” (brano del repertorio della Fire! Orchestra) c’è ancora il tempo per sperimentare con l’elettronica e i rumori della liquida “Green Lake, Black Bird” (firmata da Mitelli e Sanders).

05/11/2022