Julia Jacklin

Pre Pleasure

2022 (Polyvinyl)
alt-folk-rock

Dopo aver sofferto il continuo confronto con le più titolate Angel Olsen, Sharon Van Etten e Courtney Barnett, Julia Jacklin alza finalmente il tiro con il terzo album “Pre Pleasure”. Merito di sonorità decisamente meno indolenti e malinconiche e di tematiche liriche aspre e toccanti.
Per un’artista che ha sempre fatto del rapporto tra corpo e mente il centro nodale delle proprie divagazioni musicali, raccontare senza veli il difficile rapporto con l’educazione religiosa cattolica, il tempo passato a guardare film porno e il non facile dialogo con la madre è non solo un atto di coraggio ma un vero e proprio outing emotivo che in alcuni momenti risulta disarmante.
"Mi piace molto la persona che sono ora, ho intenzione di perdermi di nuovo", canta Jacklin in “I Was Neon”, con un testo e un riff che suonano come uno sberleffo verso chiunque tenti di catalogarne l’essenza con ovvi cliché.

 

Tutto l’album è in verità contraddistinto da un suono più graffiante e sensuale. Anche la deliziosa melodia di “Love, Try Not To Let Go” non resta indenne da sfregi chitarristici quasi noise, ed è altrettanto irriverente il passo scelto per raccontare delle convenzioni sociali e religiose subite durante l’infanzia in “Lydia Wears A Cross”, un’elegante rock-ballad scandita da un metronomo che Julia infetta con dialoghi tra il sacro e il profano (“occhi alla lavagna, pensieri al Signore, stavamo pregando per la principessa Diana").
Con altrettanto algido sarcasmo l’autrice passa dai primi turbamenti e dalle prime delusioni sessuali (l’accattivante pop-folk-soul di “Ignore Tenderness”) a probabili nuove debolezze sentimentali in “Too In Love To Die” ("sono troppo innamorata per morire, Dio non potrebbe prendermi adesso”): la musica si tinge di romanticismo e misticismo, scandita dal suono di un organo e da una interpretazione vocale dolorosa e penetrante.

 

Registrato a Montreal con l’aiuto di Marcus Paquin “Pre Pleasure” abbonda di dettagli e di novità in fase d’arrangiamento. Al pari di Tamara Lindeman, Julia Jacklin ha trovato il giusto equilibrio tra malinconia e vigore sonoro (“Be Careful With Yourself”) nonché la grinta e il coraggio necessari per affrontare amicizie perdute e sulle quali non versare lacrime (“End Of A Friendship”).
Anche nel delicato tono acustico di “Less Of A Stranger” traspare un’energia inedita: Julia descrive il difficile rapporto con la madre senza compiacimento o toni melensi, anticipando l’incipit stilistico di due delle tracce più affascinanti del disco: l’inquieta e passionale della ballata folk-psych-noir di ”Moviegoer” e il lento crescendo acid-folk alla Lou Reed di “Magic”.

 

La strada è ancora in salita per Julia Jacklin, ma “Pre Pleasure” ha tutte le carte in regola per conquistarsi uno spazio nell’affollato panorama odierno e nello stesso tempo promette interessanti sviluppi per il futuro.

23/10/2022

Tracklist

  1. Lydia Wears A Cross
  2. Love, Try Not To Let Go
  3. Ignore Tenderness
  4. I Was Neon
  5. Too In Love To Die
  6. Less Of A Stranger
  7. Moviegoer
  8. Magic
  9. Be Careful With Yourself
  10. End Of A Friendship




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