Abbiamo lasciato Micah P. Hinson nel 2018 con “When I Shoot At You With Arrows, I Will Shoot To Destroy You”, album nero come una notte senza stelle, un lavoro contorto e cupo, autentico calvario che si tramutava - minuto dopo minuto - in estasi sino a giungere alla perla strumentale “The Skulls Of Christ”, un’apocalisse personale, forse i nove minuti più spaventosi e angoscianti che Micah avesse mai registrato.
Dopo tanta oscurità e contemporaneamente tanto splendore, sarebbe stato lecito attendersi la prosecuzione di un percorso tracciato e invece “I Lie To You” - registrato in Italia grazie al produttore e musicista Alessandro Stefana e grazie all'invito di Vinicio Capossela allo “Sponz Fest” - cambia registro e abbandona i tenebrosi scenari apocalittici. Perché gli undici brani della nuova opera di Micah sembrano più vicini a una favola, seppur macabra, che a un’imminente fine, una serie di brevi racconti folk intimi e solitari figli delle campagne dell'Irpinia (luogo di registrazione) e dei ricordi di una difficile infanzia americana.
“Ignore The Days” e il suo video tracciano subito una stagione diversa, con una melodia semplice e il racconto di una favola per adulti ancora bambini. Micah si conferma poeta maledetto nei piccoli momenti orchestrali (“Carelessly”) e nelle ballate folk tragiche (“What Does It Matter Now?”), dipingendo piccoli acquerelli per voce e chitarra, tutti compresi tra i due e i quattro minuti.
Probabilmente “I Lie To You” è un passo indietro rispetto alla precedente grandezza, ma seppur in un formato ridotto, la musica e i testi autobiografici e autentici sanno come centrare l'ascoltatore al petto e l'impressione è che Hinson non faccia neppure tanta fatica a farlo. Da “People” a “Find Your Way Out” non si rimpiangono i grandi musicisti folk americani, omaggiati direttamente con la cover “Please Daddy, Don’t Get Drunk This Christmas”, celebre successo del folksinger texano John Denver.
19/01/2023