Nadine Khouri

Una voce incantevole e greve, un racconto intimo e non privo di qualche disappunto: il mondo di Nadine Khouri è tutto racchiuso in questi pochi ed essenziali elementi, un universo di suoni e parole dominato dall'oscura bellezza, nonché dalla consapevolezza di essere al cospetto di tempi difficili. È il segno indelebile lasciato dalla pandemia, ma anche da quegli eventi che hanno sconvolto molte realtà sociali e politiche, come la devastante esplosione al porto di Beirut nel 2020 che ha messo in ginocchio il Libano, paese d'origine di Nadine: un evento che riecheggia in ogni anfratto di "Another Life".
John Parish torna dietro il banco di produzione per il nuovo album dell'artista anglo-libanese, confermando che non fu affetto fugace quello che diede vita a "The Salted Air". Il gioco delle parti tra i due artisti è alla pari: Parish mette al servizio di Khouri tutto lo scibile creativo per realizzare il sogno dell'autrice, ovvero quello di modellare un disco più diretto, musicalmente ricco ed evoluto.

Nove canzoni intrise di ricordi, di defunti, di sogni infranti, di fantasmi che si aggirano tra le mura: "Another Life" è un disco fortemente emotivo, viscerale. Nadine passeggia nei labirinti del folk psichedelico e del goth-folk con incedere sicuro; il tratteggio sonoro a volte sembra evocare le grazie ipnotiche di Hope Sandoval e la sensualità di Marianne Faithfull.
Composizione e arrangiamento viaggiano in sincrono, ed è subito incanto e seduzione con la title track che sconvolge le asciutte atmosfere del precedente album, una corposa ballata folk-psych che si adagia su un intreccio di piano, una sorda batteria, una chitarra e un organo con la stessa vellutata magia che Nico rese aulica e inafferrabile. Voci in sottofondo e il suono di un sax abilmente filtrato chiudono il cerchio prima che il brano diventi preda di altre raffinatezze.

Dedicato alla cantautrice americana Lhasa De Sela, scomparsa a soli 38 anni, "Keep On Pushing These Walls", il secondo singolo estratto dal disco, conferma lo spirito espansivo del progetto, aprendo spazi a incursioni gentili di strumenti elettronici e a un assolo chitarristico limpido e sfuggente.
Il brano che ha anticipato l'album, "Vertigo", è radicato su pulsanti note di basso e tastiere, le quali creano un solido groove che né il violino di Basia Bartz né l'organo Hammond di Todd Chadd riescono a turbare, compito che spetta alla voce di Nadine, capace di mettere insieme una sequenza emotiva e narrativa pregevole.
Difficile trovare un attimo di pausa creativa o di noiosa quiete: "Another Life" è un disco che dalla contemplazione e dai ricordi estrae filigrane preziose che donano valore a ognuna delle nove tracce. Impossibile resistere al passo greve segnato dal metronomo di "Visitations" o alle desertiche e dolenti immagini evocate dalla pur mutevole melodia di "The Broken Light", che pian piano crescono e si animano di voci e controcanti (Lizzy O'Connor e Adrian Crowley) e brevi tocchi strumentali.

Ciò che rende unica Nadine Khouri è la disinvoltura con la quale passa da intime e oscure ballate ("Lo-Fi Moon") a limpidi e semplici fraseggi armonici ("Song Of A Caged Bird"). Una maturità espressiva che l'artista mette al servizio di ardite soluzioni d'arrangiamento. È infatti decisamente suggestivo e originale l'intreccio tra il minimalismo quasi Riley-iano delle tastiere, il cantato-recitato e le continue e brevi incursioni strumentali, spesso stranianti, che nei 5 minuti e 24 secondi di "Briefly Here" plasmano un racconto sonoro in bilico tra sogno e realtà.
"Another Life" è un disco che raramente smarrisce pathos e genuinità espressiva: lo confermano le poche note ben calibrate e calcolate dell'ultimo brano "Box Of Echoes", dove ambient percussion, un organo, basso e due voci incorniciano un malinconico e spirituale dream-pop (un brano che a qualcuno ricorderà "Take Me In Your Arms" di Annabel Lamb).

Con "Another Life" la cantautrice anglo-libanese ha trovato una dimensione ben definita. Una piacevole conferma per un'artista che merita maggiore attenzione.

28/11/2022