Ho la sensazione che non siano molti coloro che hanno perdonato a Nick Mulvey l'uscita dalla formazione dei Portico Quartet, per una carriera da songwriter sulle orme di Jose Gonzales, John Martyn o Paul Simon. Peccato, perché il pianista e batterista britannico è autore di raffinate e profonde ballate ethno-folk che profumano d'Africa, Marocco e Brasile, contaminazioni che sono anche frutto della laurea in Etnomusicologia di Mulvey.
A cinque anni di distanza da "Wake Up Now", giunge finalmente il third difficult album "New Mythology", disco dal carattere cosmopolita e dai lineamenti eclettici, non privo di profondi contenuti lirici.
Registrato a Parigi con la produzione di Renaud Letang (Manu Chao, Feist), il nuovo album di Nick Mulvey è un progetto dall'indole nomade, intriso di un misticismo naturale, terreno. Le canzoni sono flebili, poetiche, i refrain sono orecchiabili eppur avventurosi, gli arrangiamenti sapienti e leggiadri. Tredici ballate folk-pop dai tratti ethno concepite su un pizzicar di corde a metà strada tra il fingerpicking e l'afro-folk, sonorità cristalline tipiche della musica del Mali, canti corali afrobeat e un infinità di pregevoli dettagli.
Quel che comunque affiora è una delicata spiritualità che contagia gran parte delle canzoni, a partire dall'inno acoustic-folk-ethno di "A Prayer Of My Own", scritto in collaborazione con Benjamin Francis Leftwich e Jimmy Hogarth.
Tutto l'album è intriso di un misticismo tribale e universale. Mulvey dialoga con l'afrobeat ("Mona"), amalgama funky e saudade ("Brother To You"), e si spinge perfino verso la laica spiritualità cubana ("The Gift"). Il risultato è intrigante e coinvolgente, mai didascalico o dogmatico.
Oltre ad aver chiamato in aiuto vari co-autori - Leo Abrahams per l'afro-soul di "Causes", Felipe Viveros per la struggente e fragile ballata "Begin Again (Love You Just The Same)" - Mulvey ha scelto come singolo un brano dei Wild Beasts, "Mecca", tratto dall'album "Present Tense", qui riproposto con doveroso rispetto della romantica atmosfera elettro-pop-noir alla Blue Nile.
Nelle intenzioni di Nick Mulvey "New Mythology" è un racconto sulla caducità umana, ma intriso della speranza in una redenzione universale che profuma di antico ("Sea Inside") e nuovo ("Star Nation"), di riflessione ("Interbeing Part 1") e gioia ("Another Way To Be"). Un rifugio spirituale da questi tempi oscuri, che affascina a dispetto della mesta materia folk-pop.
08/01/2023