Nova Twins

Supernova, you are power
Welcome
To the end
And your new beginning

Tuona così un’intergalattica Amy Love nell’introduzione di “Supernova”, sophomore delle Nova Twins, di cui fanno parte lei, in qualità di cantante e chitarrista, e la bassista Georgia South. Il ritorno - nonché nuovo inizio - del duo londinese è un tornado di pura energia che in meno di una settimana gli ha consentito di raggiungere la prima posizione della classifica britannica degli album rock e metal, generi che commistionano con rap, funk, pop rumoroso e sonorità industrial a piacere.

La batteria tritaossa del loro “Power (Intro)” è un perfetto biglietto da visita in cui il duo pone in evidenza una formula crossover che rimanda in parte agli Slipknot, sfruttata di recente anche dai Muse in “Won’t Stand Down”, sviluppando successivamente alcuni guitar riff nell’efficace e combattiva “Antagonist”, dove ad alternarsi sono le matrici rap-rock e nu-metal, con strofe che strizzano l’occhio ai Limp Bizkit, per poi seguire una direzione tra funk e urban nell’ipnotica e fierissima “Cleopatra”, scritta sulla scia del Black Lives Matter.

Orgoglio femminista e provocazione sono al centro di “K.M.B.”, abbreviazione di “Kill My Boyfriend”, che affonda le sue radici nell’R&B anni Novanta in zona Destiny's Child, passando per le emozioni di “Fire & Ice”, la libertà sessuale imbrigliata nelle trame industrial e hip-hop di “Puzzles”, il dolore dominato dal connubio basso-batteria di “A Dark Place For Somewhere”, fino alla pressione sociale della reboante “Toolbox” e il rush finale che comprende le influenze spearsiane di “Choose Your Fighter”, la furia cieca di “Enemy” e i loop infernali che caratterizzano gli incubi illustrati in “Sleep Paralysis”.

A tratti forse un po’ plasticoso per i palati più esigenti e fini, “Supernova” rappresenta tuttavia un’ottima prova di crescita musicale per le Nova Twins. I brani si prestano molto bene a essere eseguiti dal vivo e non devono essere sottovalutati per liriche e sound. In Italia, purtroppo, South e Love hanno avuto modo di farsi conoscere soltanto di recente, a maggio, in qualità di opener del concerto di Yungblud al Carroponte di Sesto San Giovanni, ma è palese ormai che necessitino di correre da sole.

05/07/2022