Rolo Tomassi

Where Myth Becomes Memory

2022 (MNRK)
avant-metal, post-hardcore, mathcore

Ultimo capitolo della trilogia ideale composta dai precedenti “Grievances” e “Time Will Die And Love Will Bury It”, “Where Myth Becomes Memory” conferma la volontà di inseguire un approccio analitico e controllato da parte dei Rolo Tomassi, e vede la sua pubblicazione su MNRK, dopo la chiusura improvvisa con la Holy Roar, a causa delle accuse di molestie rivolte al fondatore Alex Fitzpatrick.
Il quintetto di Sheffield guidato da Eva Korman sceglie di giocare principalmente su un terreno tra post-hardcore e post-metal, smorzato a più riprese da linee melodic e stratificazioni di carattere dream-pop, espandendo ulteriormente il proprio calderone di influenze che fin dagli esordi li rende estremamente versatili e difficili da classificare.
 
Ad aprire l'opera sono le atmosfere eteree e il piano leggero di “Almost Always”, che crescono progressivamente amalgamando elementi shoegaze à-la Slowdive e post-rock, fornendo un possibile aggancio con “Risen”, brano conclusivo dello scorso capitolo della band. Eva alterna growl e parti melodiche come di consueto nei pezzi forti come “Cloaked”, composto da una prima parte in cui spicca il drumming serrato e articolato di Al Pott e da una coda in cui prevalgono svolazzi elettronici, e “Mutual Ruin”, dove i giochi di prestigio di batteria e piano mutano repentinamente lasciando emergere le chitarre, per poi quietarsi nel finale, a completamento di un trittico d’apertura efficace.
“Labyrinthine” sfodera un’aggressività di deriva death, mentre la sensibilità di “Closer” concede un po’ di respiro prima di “Drip”, traccia caratterizzata da poliritmi frenetici e ossessivi tipici del metalcore progressivo, permeati da un suono stratificato e da influenze industrial, dettagli che unitamente a un testo riflessivo e d’impatto contribuiscono a imprimere il momento di più alto livello all’interno dell’album.

To strike before it’s all too late
Put to rest, all souls are safe
Existing in the maze
Memory is imperfect
Take my hand, let’s slip beneath the surface

Le sferzate grind di “Prescience” sfumano in ritmi lenti ma intensi di stampo post-metal, che scivolano nella breve e scarna piano ballad dream-pop “Stumbling”, per poi tornare alla carica con la violenta “To Resist Forgetting” e chiudere con la luminosa “The End Of Eternity”.
“Where Myth Becomes Memory” appare come un buon prosieguo del percorso di Eva Korman e soci, ancor più bilanciato rispetto ai suoi predecessori e di conseguenza forse un po’ troppo rigido, ma non per questo meno soddisfacente, in quanto (ancora una volta) tecnicamente perfetto e corredato da liriche di qualità elevata.

15/12/2022

Tracklist

  1. Almost Always
  2. Cloaked
  3. Mutual Ruin
  4. Labyrinthine
  5. Closer
  6. Drip
  7. Prescience
  8. Stumbling
  9. To Resist Forgetting
  10. The End Of Eternity






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