The Garbage And The Flowers

Cinnamon Sea

2022 (Fire)
lo-fi noise-pop, slowcore

E’ da molto tempo che il disco dei Garbage & The Flowers entra nei miei ascolti in cerca di un appiglio, di una scintilla che confermi tutto il clamore e il culto per l’oscura band psych-rock neozelandese, ma la breve durata e l’insana indisciplina di queste cinque nuove canzoni non è facile da raccontare.

La band di Yuri Frusin e Helen Johnstone è stata molto attiva negli anni 80 per poi entrare in stand-by negli anni 90 ed è considerata dai critici una delle formazioni più influenti della scena underground e indipendente della Nuova Zelanda.
Dopo anni di silenzio, The Garbage And The Flowers sono approdati alla Fire (che nel 2013 ha ristampato il loro esordio del 1997) per un mini-album destinato a rinverdirne la fama di cult-act.

“Cinnamon Sea” non rinuncia al carattere eversivo e dissacrante della band: le movenze alla Velvet Underground e uno stralunato folk-psych-rock tengono alto l’interesse del pur breve album. Resta però l’impressione di un’occasione mancata, per una band iconica e da lungo tempo attesa per una nuova prova discografica.
Le cinque brevi esternazioni per soli venti minuti sono tanto stimolanti quanto amaramente incomplete, e dunque incapaci di renderne al pieno la grandezza.
Non resta che assaporare lo sghembo lo-fi di “Red Star”, il fascino malsano della title track, la straniante malinconia di “On The Radio”, l’acustico non-folk di “Jacob B” e la preziosa “Eye Know Who You Are”, con la speranza di non dover attendere ancora decenni prima di riassaporare le gesta della band neozelandese.

17/01/2023

Tracklist

  1. Eye Know Who You Are
  2. Cinnamon Sea
  3. Red Star
  4. On the Radio
  5. Jacob B

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