The Reds, Pinks & Purples

Summer At Land's End

2022 (Tough Love)
indie-pop, dream-pop

Glenn Donaldson si prende cura di ogni dettaglio della sua nuova creatura The Reds, Pinks & Purples, a partire dalle copertine, elemento non secondario dell’immaginario artistico del musicista di San Francisco.
I toni pastello delle fotografie dei quartieri di Inner Richmond, le sfumature di colore dei fiori che adornano il primo e l’ultimo album di Donaldson sono parte formante del racconto in chiave folk-psych del musicista americano, che nell’arco di quattro capitoli ha conquistato un posto di rilievo nel pur affollato panorama indie-pop.
Anche in “Summer At Land’s End” l’immagine di copertina è parte del racconto: quel fiore in primo piano non nasconde del tutto i colori vivaci delle case di Inner Richmond, Donaldson mette a fuoco un particolare fotografico, i fiori, e nello stesso tempo mette a fuoco una musicalità che della forma canzone ne fa strumento per paesaggi sonori più ampi e complessi.

Gli scintillanti accordi jangle-pop e le rifinite tessiture dream-pop catturano un’istantanea di un mondo che cambia lentamente, ormai preda dell’indifferenza e della solitudine. La San Francisco dei freak e degli artisti è ormai un lontano ricordo, la scomparsa di storici posti di ritrovo e incontro ha modificato non solo il territorio ma anche le persone, e la musica dei The Reds, Pinks & Purples cattura in pieno questa realtà dove l’isolamento prevale sulla condivisione. Donaldson, però, non indugia nella nostalgia: la solitudine diventa momento di riflessione per nuove forme di condivisione che peraltro hanno sempre caratterizzato il percorso artistico del musicista di San Francisco.

Tra i molteplici marchi (Skygreen Leopards, Art Museums, Painted Shrines) sotto i quali Donaldson ha dato sfogo alla natura DIY del suo folk-pop tinteggiato di jangle-pop, psichedelia e residui Paisley Underground, quello di The Reds, Pinks & Purples prende decisamente il sopravvento.
Da contenitore ricco di citazioni e atmosfere deja-vu, la musica dell’artista di San Francisco si è trasformata in un potente corpo sonoro, che delle rigide limitazioni del formato canzone non solo riesce a fare a meno, ma le stravolge e le rimodella alla maniera dei troppo trascurati Felt (“Pour The Light In”), unico vero riferimento capace di descrivere la sapiente bellezza di “Summer At Land’s End”.

Nei paesaggi color pastello di queste undici nuove canzoni rivive anche quella sensibilità poetica che diventò il manifesto politico della Sarah Records. Brani come “Upside Down In An Empty Room” e “Don't Come Home Too Soon”, grazie a un intenso mix di gioia e tristezza annebbiato da un lieve tocco shoegaze, non sfigurerebbero in un eventuale comeback della gloriosa etichetta di Bristol.
La raggiunta maturità espressiva di Donaldson non è solo suggellata dalla coesione tra scrittura e sonorità, ma soprattutto da un lirismo più potente e sicuro (“Let's Pretend We're Not In Love”, “My Soul Unburdened”) nonché dalla più introspettiva e dolente malinconia che resta in sottofondo (“Summer At Land's End”, “I'd Rather Not Go Your Way”), in attesa di quella carezza ritmica che renda incandescente l’atmosfera, fino a far sbocciare piccoli gioiellini sonori da custodire con cura (“Dahlias And Rain, “New Light”). Un trionfo.

12/02/2022

Tracklist

  1. Don't Come Home Too Soon
  2. Let's Pretend We're Not In Love
  3. New Light
  4. My Soul Unburdened
  5. Summer At Land's End
  6. Pour The Light In
  7. All Night We Move
  8. Tell Me What's Real
  9. Upside Down In An Empty Room
  10. Dahlias And Rain
  11. I'd Rather Not Go Your Way




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