The Smile

Live At Montreux Jazz Festival, July 2022

2022 (XL)
art-rock

Assistere a un concerto degli Smile significa anzi tutto poter osservare Thom Yorke e Jonny Greenwood fuori dalla dimensione delle grandi arene. Mentre i Radiohead sono ormai destinati a esibirsi in spazi enormi, gli show degli Smile vengono ospitati in aree più raccolte, dove è possibile apprezzare da vicino la grande intesa e l’invidiabile tecnica posseduta non soltanto dai due musicisti di Oxford, ma anche dal batterista Tom Skinner, già a fianco di Shabaka Hutchings nei Sons Of Kemet e protagonista di un’apprezzata carriera solista. Skinner, uno che sa come complicare il ritmo e il tempo di una canzone senza farle perdere un grammo di accessibilità, come avviene in maniera accademicamente perfetta in occasione della prodigiosa “The Opposite”.

 

Il succinto primo live ufficiale del progetto giunge come prezioso cadeau natalizio (o come bonus del debutto “A Light For Attracting Attention”, il disco più “Radiohead” ascoltato da molti anni a questa parte) sia per chi ha assistito a una delle date del tour, sia per chi non ha avuto finora tale opportunità. Lo spettacolo documentato è quello tenuto lo scorso 12 luglio al Montreux Jazz Festival, in Svizzera, un palco leggendario, calcato negli anni da stelle di prima grandezza. Nonostante l’ascolto parziale (appena otto le canzoni inserite nel disco) è evidente che ci troviamo di fronte a tre musicisti in stato di grazia, che suonano senza alcun trucco da studio, senza la mano di Nigel Godrich pronta a intervenire, finalmente liberi dal carico di responsabilità che qualsiasi concerto dei Radiohead oggi comporterebbe.

Yorke e Greenwood si scambiano più volte gli strumenti (basso, chitarre e synth), donando dinamicità al set. Grenwood maltratta la chitarra in “Thin Thing” e regala momenti di pura magia suonando con una mano l’arpa e con l’altra il piano durante la lunare “Speech Bubbles”. Nel frangente più raccolto del concerto, fra le esecuzioni di “Free In The Knowledge” e “A Hairdryer“ (qui unite assieme nella medesima traccia) il trio si presta a una divagazione noise-gaze con protagonista Yorke alla chitarra. Se in “The Smoke” la ritmica si avvicina dalle parti del jamaican dub, “We Will Never Work In Television Again” è un ibrido incendiario che unisce il lato punk del trio con il situazionismo jazzy (del resto ci troviamo all'interno di in un Festival jazz) creato grazie all’intervento del sassofono di Robert Stillman, presenza fissa e opening act in molte date del tour.

Oltre alle canzoni contenute in questo live album, a Montreux il trio ha eseguito anche tutti gli altri brani di “A Light For Attracting Attention”, più “Feeling Pulled Apart By Horses”, del solo Yorke, e quattro inediti di ottima qualità. Fra questi va segnalata almeno “Bending Hectic" (resa disponibile in streaming per un paio di giorni) che, a detta dello stesso cantante, sarebbe stata completata pochi minuti prima dell'inizio del concerto svizzero. Lasciare fuori dalla tracklist i quattro inediti fa ben sperare riguardo la realizzazione di un secondo album a firma The Smile, quello che stiamo iniziando a percepire come un esperimento tutt’altro che estemporaneo.

03/01/2023

Tracklist

  1. Pana-vision
  2. Thin Thing
  3. The Opposite
  4. Speech Bubbles
  5. Free In The Knowledge / A Hairdryer
  6. The Smoke
  7. We Will Never Work In Television Again

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