Ai!

Manuale Illusione

2023 (Locomotiv Records)
psych-folk, jazz, songwriter

È un viaggio nella più assoluta autonomia comunicativa, quello proposto dagli Ai!, terzetto bolognese formato da Gabriele Ciampichetti (basso, chitarre), Stefano Orzes (batteria), entrambi ex Eveline e Crazy Crazy World Of Mr. Rubik e Luca Fattori (voce), che con il concept-album d'esordio, intitolato "Manuale illusione", prova, come affermato dalla stessa band, a fare luce sulle profondità prive di gravità, frase emblematica enunciata, non a caso, in "Blu", uno dei singoli distribuiti in anteprima.
L'ascoltatore è catapultato verso territori incorporei, dove lampi di luce provano a infrangere l'oscura e vellutata foschia innescata da trame sonore non convenzionali, che traggono spunti dal jazz più minimale, dal folk psichedelico, come dalla grande tradizione cantautorale italiana. Le linee armoniche agiscono tra segmenti di una pilotata improvvisazione, resa sovrana sopra ogni idea sfoggiata nelle otto intense tracce in scaletta.

Le ermetiche liriche costruite sulle complesse strutture musicali, pur distanziandosi dai classici schemi della canzone pop e ricordando, in alcuni frangenti, sviluppi che riecheggiano lo stile interpretativo di Giovanni Lindo Ferretti, scorrono in perfetta sintonia, apparendo come ceselli di una composizione stratificata che sprigiona estroversione da ogni tassello del mosaico.
Non mancano collaborazioni che vanno ad arricchire il sinuoso piano elaborato: i fiati di Diego Fone, alias Dicofone, e la viola di Chie Yoshida, entrambi d’invidiabile curriculum e fondatori del Kousagi Project, colorano e talvolta allargano la tensione emotiva costruita dalle taglienti note della sei corde di Ciampichetti e dall’aggraziato legame ritmico basso-batteria.

Lanciata come singolo apripista, la title track svolge pienamente l’importante ruolo d’alfiere, con le sue atmosfere arabeggianti e la modulata voce di Fattori che ricorda addirittura il suono di un flauto mongolo: “Esce di là, svuota la terra/ Esce di là, si trasforma in inchino”, recita la canzone, rappresentando l’attimo che precede la purificazione, un frangente nel quale si posseggono le chiavi per una lettura inconscia del proprio essere e della nuova rotta da intraprendere. Un concetto forte, che traina verso una nuova simmetria esistenziale, strumentalmente ben rappresentato dalle note di sassofono aggiunte in chiusura.
La già citata “Blu”, anch’essa distribuita dagli Ai! in anticipo rispetto all’intero lavoro, parte con un’introduzione in equilibrio tra rock desertico e rarefazioni jazz. Nel prosieguo, la voce poliedrica di Fattori orna un testo sognante, interpretato con influenze progressive e rimandi ai canti gregoriani. In chiusura, il brano ritorna sulle costruzioni iniziali, arricchito di flebili fragranze psichedeliche.
L’eterogeneità musicale, come ormai parso evidente, non mina una spiccata capacità divulgativa. Nel profondo senso di smarrimento che caratterizza “24 febbraio”, gli Ai! rivolgono il proprio sguardo verso i lavoratori dello spettacolo, settore completamente annientato in periodo pandemico, mentre in “Onde concentriche” si ritrae cosa resterebbe se riducessimo al minimo la nostra essenza, spogliati da ogni tipicità che contraddistingue l’individuo.

 

“Manuale illusione” è un debutto sorprendente, denso di fascino, genialità e coraggio; una proposta poco convenzionale rispetto agli standard attuali e per questo ancor più preziosa, che segnala gli Ai! come una delle realtà più interessanti offerte dal panorama musicale italiano in questa prima parte di 2023.

12/03/2023

Tracklist

  1. Dimensioni
  2. Onde Concentriche
  3. Blu
  4. Manuale Illusione
  5. 24 Febbraio
  6. Dadi
  7. Sopra Le Cose
  8. Pergamena




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