recensioni / 2023

Amber Arcades

Barefoot On Diamond Road

2023 (Fire)

pop, retrò

di Gianfranco Marmoro

Gioca decisamente la carta dell'intimismo e del rigore emotivo l'autrice olandese Annelotte De Graaf, in arte Amber Arcades, concentrando, nel suo terzo album, "Barefoot On Diamond Road", l'attenzione più sulle atmosfere che su una vigorosa arte della composizione.
L'elettronica subentra al delicato fragore chitarristico, il cantato insegue i fantasmi di Lana Del Rey e perfino di Billie Eilish ("Just Like Me"), ma il risultato è un curioso ibrido di cantautorato femminile contemporaneo, non privo di spunti d'interesse, sufficienti a evitare una frettolosa analisi di quest'ultima opera dell'artista olandese.

Richiamato al timone Ben Greenberg, Annelotte si lascia trascinare da un'apparente versatilità che ha il merito di tenere salda l'attenzione grazie anche a inattesi guizzi. È infatti invitante e foriero di piacevoli deja-vu il gioco d'archi che tiene il tempo di "Ode To Even"; ha altresì molte frecce al suo arco il groove trip-hop di "True Love", e non dispiace il graffio noise-shoegaze di "I'm Not There". Tre esemplari degni di nota, che indicano una mutazione artistica e identificano "Barefoot On Diamond Road" come un nuovo potenziale punto di partenza.
Il terzo album di Amber Arcades è decisamente il più compatto e maturo dell'artista olandese: le grazie country cosmic sono ancora al centro della scena ("Diamond Road"), le tentazioni gothic/dream-pop sono dosate con gusto ("Contain"), e si aprono nuovi, interessanti scenari per il futuro, come il coraggioso tentativo di sposare astrattezza sonora con graffi noise-rock ("Life Is Coming Home").

Ma non tutto è a fuoco: la prevedibilità è sempre dietro l'angolo. Un brano come "Water Stains" fatica a trovare una giusta dimensione espressiva, addomesticata da eccessivi languori vocali e armonici. Nello stesso tempo l'evanescente ballata "Through" si dissolve beatamente nella routine dream-folk, mentre latita qualsiasi forma di pathos nella piano-ballad "You Could Never Let Me Down".
Nel tentativo di svincolarsi dalle atmosfere retrò del passato, Amber Arcades punta a una più moderna seduzione estetica e formale, ma il fascino discreto di "Barefoot On Diamond Road" non ha né l'originalità né la personalità necessarie per poter lasciare il segno.