recensioni / 2023

Bosco Sacro

Gem

2023 (Avantgarde Music)

gothic, dreamgaze, doom

di Peppe Trotta

Prende le mosse da un esperimento riuscito, l'idea di Bosco Sacro, progetto che vede insieme Paolo Monti (The Star Pillow, Daimon), Giulia Parin Zecchin (Julinko), Luca Scotti (Tristan da Cunha) e Francesco Vara (Tristan da Cunha, Altaj). Chiamati a partecipare a una compilation di Electric Duo Project, i due Tristan da Cunha hanno coinvolto Julinko nella rivisitazione dello strumentale "Too Deep For Us", decidendo poi di consolidare la collaborazione reclutando l'amico The Star Pillow. Dallo scambio di idee e materiale attivatosi nasce "Gem", album registrato nel 2021 in un'unica sessione in studio e pubblicato adesso da Avantgarde Music.

Il disco condensa in forma coesa le esperienze accumulate da ciascuno dei suoi autori, proponendo una combinazione atmosferica incentrata sulla fusione di coordinate sonore diversificate. Frequenze di chitarra tendenti a saturazioni shoegaze e dilatazioni post-rock si amalgamano a cadenze ritmiche profonde di ispirazione doom per creare un substrato magmatico su cui si muove la voce eterea - mai così duttile - della Parin Zecchin, alla ricerca di una tensione tra opposti capace di innescare un portato emozionale trascinante.

Quando la componente sonora si mantiene più sommessa il risultato si rivela spesso poco incisivo, troppo rarefatto e sbilanciato verso interpretazioni vocali in cui si ritrovano rimandi agli abissi di Chelsea Wolfe, ma anche alla maestria di Kate Bush fino a sfiorare l'incanto fonetico di Elizabeth Fraser.
Emblematiche sono "Ice Was Pure" - cui manca un reale climax - e soprattutto la conclusiva title track, nenia onirica che scorre via senza lasciare il segno. L'obiettivo viene invece raggiunto pienamente quando i wall of sound eretti dai registri bassi di Monti e le ascese melodiche di Vara contrastano efficacemente il canto, configurando paesaggi visionari incandescenti che sprigionano tutto il potenziale in gioco. In tal senso "Be Dust" e ancor più "Emeral Blood" rappresentano i punti fermi a partire dai quali sviluppare ulteriormente una materia sonica evocativa scevra da cadute di tono.