Gnoomes

E’ un’inondazione d’elettronica ammaliante, dalle forti tinte psichedeliche, quella che contraddistingue il quarto album dei Gnoomes, formazione russa originaria di Perm, ma da qualche tempo fuggita dal proprio paese per ragioni legate alle note vicissitudini che stanno minando la sicurezza nazionale.
Per “Ax Ox”, il quartetto formato da Alex Pyankov, Masha Pyankova, Pavel Fedoseev e Dmitriy Konyushevich ha utilizzato come fonte d’innesco creativo alcune circostanze traumatiche, quali lo stress causato dalla pandemia, gravi stati di malattia dei componenti e dei più stretti familiari, depressione, nonché i noti disordini politici che hanno caratterizzato l’ultimo periodo.

Il risultato è racchiuso in undici tracce invase da visioni caleidoscopiche e da sperimentazioni sonore attraversate da una potente malinconia, ma anche da stridente ottimismo; un album che indossa i tratti distintivi dell'esperienza - unica nel suo genere - di vivere in Russia negli ultimi tre decenni, una sorta di musical psichedelico sugli sviluppi esistenziali e di comunità dell’era post-sovietica.
“Ax Ox” è un album denso di contrasti, dove i Gnoomes fanno emergere sentimenti polemici verso la propria terra, un luogo scomodo, misterioso, contraddittorio, ma altrettanto pieno di storia e prorompente fascino. Contemporaneamente a questi impulsi, sgorga anche una grande empatia direzionata verso un popolo che li continua a seguire con grande attenzione, pur dovendo schivare mille ostacoli per far attecchire il proprio messaggio di speranza ed esporre per la prima volta in un loro disco le parti cantate in russo, testimonianza vivida del messaggio di connessione lanciato verso un pubblico sempre più avvolto nello spirito della band.

La traccia di apertura "Ural Sun" suona come un sogno distopico, con suoni profondi e rimbombanti che si inseriscono in un paesaggio sonoro oscillante, mentre la title track li vede sovrapporre sintetizzatori a vortici onirici di chitarre e un feroce ritmo motorik che vola a cadenzare, da par suo, l'intero scenario prima che un'esplosione di percussioni martellanti e grevi vibrazioni d’elettrica prendano il sopravvento senza mai perdere di vista l’importante linea melodica.
"Loops" propende per traiettorie magnetiche che si fondono in una lastra elettronica dal ritmo incalzante, di pura brillantezza, una sorta di New Order deliranti verso acide musicalità.
Le granitiche esplosioni kraut-pop di "The Neighbour", i momenti di dissonante e distorta atmosfera custoditi in "Mirror” e “The Bridge”, l’edificante viaggio kosmische di “Eternal Trans Siberian”, dal forte ascendente Stereolab, espongono tutte le componenti che costituiscono la fresca estetica dei Gnoomes, fatta di radiosità dream-pop, audaci ricerche elettroniche e propulsive inclinazioni kraut-rock, elementi qui resi ancor più vividi e trascendenti.

I chiari riferimenti artistici scaturiti dai solchi di “Ax Ox” non rendono affatto usuale la proposta dei Gnoomes: un’offerta che sprigiona la personale interpretazione dell'elettronica psichedelica moderna, un’intrigante e gioiosa successione di episodi che vanno a comporre uno dei migliori lavori che questo settore abbia regalato in questo primo scorcio del 2023. 

08/03/2023