Hania Rani

On Giacometti

2023 (Gondwana Records)
modern classical, ambient

"On Giacometti" è una raccolta di registrazioni composte dalla giovane pianista polacca Hania Rani, ispirata all’opera del famoso scultore, pittore e incisore svizzero Alberto Giacometti. Invitata dalla regista Susanna Fanzun a concepire la colonna sonora del documentario dedicato al leggendario artista grigionese, Hania Rani ha preso temporanea dimora in un luogo vicino alla città natale di Giacometti, uno splendido scenario incastonato nei meandri delle Alpi svizzere, per disegnare le proprie musiche immersa nella solitudine più appagante.

 

Le composizioni, basate su arie improvvisate, armonie e strutture piuttosto semplici, sono fortemente ispirate dal silenzio e dalle peculiari condizioni sprigionate dall’affascinante ambiente circostante. Queste situazioni conferiscono all'album un fascino peculiare, aggraziato, penetrante, e le combinazioni della Rani, quasi con atteggiamento olistico, sembrano ancor più legate a tali riferimenti ambientali, gli stessi che hanno permesso a Giacometti di sviluppare la propria celeberrima arte.
Considerata tra le esponenti più promettenti dell’attuale panorama post-classico, Rani è tornata per questo progetto ad avvalersi principalmente del suo strumento più amato: il pianoforte. In una sorta di territorio posto a metà tra le opere del pianista Carlo Boccadoro e quelle di Nils Frahm, l’effetto fluito dalla mente di Hania riporta alla memoria le accattivanti linee che già avevano contraddistinto il suo album di debutto (“Esja” del 2019), questa volta prevedendo l’aggiunta di sottili stratificazioni al sintetizzatore e, su due brani, del violoncello pizzicato dall'amica e fidata collaboratrice Dobrawa Czocher.

"On Giacometti" suona familiare, certo, ma l'anima e il romanticismo della Rani lo distinguono dalla maggior parte delle colonne sonore di stampo analogo. Trame come quelle dipinte in "Stampa" potrebbero assumere generici connotati cinematografici, ma il tocco della polacca, significativamente smorzato con la giusta quantità di riverbero, rende la melodia sognante e magica senza che si rischi di sfociare in banalità.
“Dreamy” è un identificativo assegnato non a caso a un episodio che fa del desiderio la propria entità, ricordando, in alcuni passaggi, sia il pop spontaneo e frizzante di Tori Amos, quanto i tipici arredi che alloggiano nella musica minimalista del vate Ryuichi Sakamoto.
Nell’impeto frenetico di “Struggle”, nelle sontuose aperture di “Storm”, nelle vaghe risonanze psichedeliche di “Knots” e nelle docili preoccupazioni di “Allegra” fanno breccia levigate tessiture sintetiche, mentre accostamenti dilatati e introversi si svelano glaciali nelle dolcezze di “Mountains”, nelle cadenze di “Time” e nei fraseggi conclusivi di “Alberto”, dove la musica pare scortare un cammino tra rocce e monti brulicanti di interrogativi.

“On Giacometti” segna un ulteriore passo avanti di una delle esponenti più interessanti del moderno panorama neoclassico. Con la stesura di un quadro di forte impatto, forgiato con classe, Hania Rani è riuscita con brillantezza a dare un’immagine sonora all’arte visiva di Alberto Giacometti.

22/02/2023

Tracklist

  1. Allegra
  2. Spring
  3. Stampa
  4. Struggle
  5. Morning
  6. In Between
  7. Knots
  8. Dreamy
  9. Storm
  10. Time
  11. Mountains
  12. Annette
  13. Alberto

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