Specchiopaura

Napoli Undercore

2022 (Thru Collected)
hyperpop, electro-noise

Piccola premessa personale. Agli Specchiopaura e di conseguenza al Thru Collected (di cui gli Specchiopaura sono una delle numerose costole) sono arrivato con un bel po' di ritardo. Questo forse perché oggi sono un adulto a cavallo tra la mezza età e uno scampolo residuo di giovinezza, che ormai esce poco la sera e non è più capace di seguire a dovere la scena underground, come sempre unica riserva naturale foriera di vere sorprese in una galassia musicale mai come oggi vittima di fulminei cicli di obsolescenza. Recuperando questo materiale sfuggito alla mia attenzione per diversi mesi, la prima cosa che ho pensato è: "Quanto mi piacerebbe avere vent'anni!". Credo sia la prima volta in cui mi trovi a sperimentare un effetto simile; nonostante il sottoscritto non sia certo un boomer arroccato su convinzioni di becero conservatorismo musicale, ammetto di riuscire raramente a imbattermi in qualcosa di nuovo che sappia smuovermi emotivamente. Negli Specchiopaura ci sono invece tutta la bellezza, la decadenza, la confusione giovanile, la fragilità e la spavalderia insieme, nel modo in cui questa narrazione possa oggi avere più senso. Vorrei avere vent'anni per sentire tutto questo addosso sulla pelle, ma, da persona entrata nel lustro che conduce ai quaranta, non posso fare a meno di ammirarne la vitalità pulsante.

 

Gli Specchiopaura sono due ragazzi di Napoli poco più che maggiorenni (Fabrizio Zullo e Giuseppe Mangiarulo) e fanno parte di quella magnifica congrega artistica che risponde al nome di Thru Collected, già balzata all'attenzione di molti con l'uscita di "Discomoneta" nel 2021; instant cult nell'underground partenopeo, il lavoro ha conquistato anche il plauso della critica e un piccolo seguito anche a livelli più mainstream. Del Thru Collected, gli Specchiopaura rappresentano l'anima più elettrica e noise, e "Napoli Undercore" (uscito a novembre del 2022) è il secondo vero e proprio full length che segue "Discomoneta", senza stavolta presentarsi sotto l'effigie dell’intero collettivo ma anche qui lavorando gomito a gomito con i compagni.
Come per "Discomoneta" (e come per i vari singoli ed Eppubblicati dai vari protagonisti del Thruco, tra cui SANO, Altea, Alice), la genesi di "Napoli Undercore" è al 100% do it yourself. Tutto quindi composto, suonato e prodotto dal collettivo stesso, nel più totale spirito di libertà.

Sì, ok, ma in pratica di che musica stiamo parlando? La risposta giusta non esiste. Tentare di assegnare classificazioni agli Specchiopaura sarebbe davvero un esercizio retorico fine a sé stesso. C'è tutto e il contrario di tutto, ma l'intero disco viaggia su una sottilissima linea di coerenza stilistica che non lascia mai i brani deragliare nel miscuglio nonsense. Soprattutto, fiorisce un linguaggio sonoro e lirico vivo, che intercetta in pieno i codici della generazione Z, ma invece di volgarizzarli e banalizzarli (come spesso accade oggigiorno), li sublima in una tensione tanto caotica quanto poetica.
Artisticamente, il valore di "Napoli Undercore" mostrerebbe una maturità ben superiore all'età anagrafica dei suoi autori; eppure gli Specchiopaura giovanissimi sono e dei giovanissimi riescono a farsi cantori, dissipati come un senso di disillusione insorto troppo presto nella vita, nervosi come le necessità e le ansie del proprio tempo, di cui "Napoli Undercore" sembra un ritratto iperrealista, che distorce e amplifica il discorso già iniziato con "Discomoneta".

L'album è una girandola di elementi stilistici enormemente diversi ma tutti perfettamente concatenati, che non vanno tuttavia a combinarsi in una qualche forma di crossover, ma diventano concretamente unico cuore e corpo. Elettronica ed elettricità, overdrive fuori fase e beat scomposti, ricorrenti vagiti dub (di cui Napoli è da sempre una culla in Italia) e graffi shoegaze e post-hardcore nascosti tra le righe, spazialità psichedelica di eco inverse e deflagrazioni noise da paesaggio industriale, respiri da tradizione popolare (anche grazie al frequente utilizzo del dialetto) e sparpagliati bagliori di atmosfere trap raffinate, quelle dove una malinconia emo fa capolinea in flow dimessi e lo-fi, e l'autotune, lungi dal figurare come un inutile orpello (come del resto siamo stati purtroppo abituati ad ascoltarlo), diventa strumento espressivo di interpretazioni vocali sofferte e distanti. Il fil-rouge di tutto ciò è una disarmante e cruda delicatezza pop, che talvolta si sostanzia in accelerazioni hyper folgoranti e oscure, in altri frangenti si distende in fragori cantautoriali e scambi di voci, fino a chiosare nei tintinnii glitchati di "Tune", che spalanca gli occhi su panorami alla Lali Puna.

Le tracce si districano in un continuum dove davvero non si avvertono mai cali di intensità, ma sicuramente sono degni di nota lo spleen oppressivo di "O' Paccr" e la plumbea grazia di "Voglio Crescere", in duetto con Altea.
C'è sempre e comunque un odore di loop costruiti e consumati nel buio di una cameretta in tarda notte, mixer illuminati da una lampadina, cavi sparsi e aggrovigliati, posaceneri pieni, chitarre appoggiate alla parete, un poster dei Sonic Youth da un lato e una drum machine dall'altro.
Non c'è nessun artificio, in "Napoli Undercore"; tutto vibra, tutto si dissolve, come la luce che filtra a malapena tra le finestre dei vicoli stretti.

 

Mentre nel 2023 assistiamo ancora a desuete crociate della serie rock vs pop vs rap, c'è chi si fa portatore di nuove poetiche e nuovi linguaggi che di tracciare confini non vogliono saperne. Gli Specchiopaura (e in generale il Thru Collected) mostrano come questo si possa fare rifuggendo i cliché giovanilistici che il mainstream dispensa in svendita.
Sono il futuro, un futuro di cui oggi si può avere solo una paradossale nostalgia e che "Napoli Undercore" ci getta in faccia in tutta la sua irruenza. Se di questo si ha paura, meglio non avventurarsi. Per chi è pronto, il viaggio può davvero valere la pena.

11/03/2023

Tracklist

  1. figlio internet 2 (vvdemo)
  2. Corpi
  3. Bombe su Beirut
  4. O’ paccr
  5. Voglio Crescere
  6. Karmafuck
  7. Int o Loop
  8. Hash
  9. Drone boy
  10. Fast Car (skit)
  11. TracciaN1
  12. Holes In The Ground
  13. Batman
  14. Tune (skit)

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