The Men

New York City

2023 (Fuzz Club)
garage rock

A inizio 2020 la pandemia colse i due leader storici dei Men, Nick Chiericozzi e Mark Perro, mentre erano in procinto di abbozzare il materiale per un nuovo album. Costretti in casa dal lockdown, con l'ausilio di una drum machine incanalarono tutto il disagio di quel periodo in canzoni grezze e immediate, in grado di riportare la band verso le asperità degli esordi. Non appena si rese possibile tornare a incontrarsi in uno studio di registrazione, la batteria di Rich Samis e il basso di Kevin Faulkner presero posto a sostegno di voci e chitarre, rigorosamente elettriche, per completare un progetto che sarà ricordato come il disco garage-rock dei Men, il primo lavoro pubblicato per Fuzz Club Records dopo anni di militanza in Sacred Bones.

“New York City” è dedicato in maniera espressa alla loro città d’origine e a luoghi come il Cbgb e il Max’s Kansas City, dove il movimento punk a stelle e strisce trovò ospitalità e crebbe rigoglioso per qualche stagione, lasciando in eredità musicisti e album tuttora oggetto di adorazione. Ispirato dai suoni duri e puri di Stooges e Mc5, “New York City” è un lavoro molto “anni Settanta”, che completa il cervellotico puzzle stilistico della mutevole formazione, capace di trasmutarsi dal post-hardcore degli esordi all’avant-noise, dal country a una personale visione “Americana” dell’indie-rock, passando persino attraverso una versione old style del rock’n’roll.

Alzati al massimo i volumi, la prima parte di “New York City” fila via marchiata a fuoco dal proto-punk più incendiario, pura essenza garage concretizzata in brani nervosi e incontenibili come “Hard Livin’”, “Peace Of Mind”, “Echo” e “God Bless The USA”, sequenza solidissima e priva di compromess.
Nella seconda metà i ritmi rallentano un po’, ma l’atmosfera resta sempre melmosa, influenzata anche dal blues più lurido, quello filtrato attraverso le lenti di John Spencer e dei BRMC. Gli unici elementi di discontinuità arrivano nel finale, in corrispondenza di una “Anyway I Find You” che si sporge verso territori alt-country iper-saturi, a metà strada fra Crazy Horse e Wilco, e di una “River Flows” sbilanciata verso un formato “classic-rock”, con tanto di epico assolo di chitarra. Tutto figlio dell’incontenibile necessità di liberare energia positiva.

02/02/2023

Tracklist

  1. Hard Livin’
  2. Peace Of Mind
  3. Echo
  4. God Bless The USA
  5. Eye
  6. Eternal Recurrence
  7. Round The Corner
  8. Through The Night
  9. Anyway I Find You
  10. River Flows






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