Van Morrison

Moving On Skiffle

2023 (Exile, Virgin)
skiffle

Un giorno anche i più scettici renderanno onore a Van Morrison, musicista che ha avuto il merito di aver dato un senso al temine white blues e di aver pertanto reso il blues una musica anche dei bianchi, con un piglio creativo che ha frantumato uno stereotipo per renderlo ancor più universale e inclusivo, assimilando folk, jazz, rock’n’roll, country e psichedelia in un’esplosiva miscela, che da sessant’anni rappresenta uno dei punti fermi della musica rock.
Come tutti i bluesmen, anche Van Morrison è preda dei cliché e di una formula che necessita a volte di iniezioni di vitalità e di un elevato target compositivo.
Dai tempi di “Keep Me Singing” la produzione dell’irlandese è rimasta appannaggio di un seguito di fan fedeli e inossidabili, ma la buona notizia è che “Moving On Skiffle” ha tutte le carte in regole per ridestare fama e interesse anche dei meno devoti ascoltatori, grazie a un'operazione realizzata sotto il termine tipicamente inglese skiffle, un genere che racchiude influenze country, blues e soul e poco propizio alla genia americana degli stessi, spesso realizzato con strumenti ricavati da oggetti di uso casalingo: pentole, pettini, tubi in metallo, brocche.

 

“Moving On Skiffle” non è dunque l’ennesimo album di Van The Man, ma un brioso omaggio agli anni 50 e alla musica che anticipò l’avvento del rock’n’roll. Un mix di folk, blues, gospel, ragtime, boogie e country. L'album non è un semplice escamotage nostalgico per rinverdire i fasti del passato. Van Morrison mette la propria voce e un set di straordinari musicisti al servizio di una musicalità vibrante, emotivamente generosa ed espansiva, recuperando ventitré brani che hanno segnato la propria gioventù. Elegante ma non accademico, l’album è una delle pagine più divertenti e contagiose dell’immenso catalogo dell’irlandese, un tuffo nel passato che non si limita a un approccio estetico: Van Morrison abbraccia l’intera filosofia e valenza culturale e umana di un’era che ha vissuto in pieno e senza riserve.

Novanta minuti in compagnia del burbero Van non sono sempre un buon biglietto da visita, ma quel che vi attende è un musicista in piena euforia e gioia di vivere. Ci sono sudore e polvere in queste 23 tracce (quasi tutte cover), la registrazione live in studio e la libertà concessa ai musicisti donano una leggerezza che è costantemente percepibile.
Il brioso boogie di “Streamline Train” ha anticipato l’uscita, mettendo subito in chiaro la strepitosa messa in opera di Van & C. che si divertono a rielaborare anche i testi di alcune tracce, con il sempre deciso e indomabile tono politico e graffiante (“Gov Don’t Allow” in origine “Mama Don’t Allow”), cantando di schiavitù e povertà con ardore. 
E’ comunque nella reinvenzione strumentale che l’album funziona in maniera egregia (“Come On In”, “No Other Day”, “I’m Moving On“), con punte d’eccellenza che rasentano la perfezione (“Worried Man Blues”, “Freight Train”, “Green Rocky Road”) e un classico come “I’m So Lonesome I Could Cry” che Van Morrison padroneggia con classe, personalità e il giusto pathos.

Difficile individuare un pur lieve calo di tensione e qualità in “Moving On Skiffle”, c’è giusto spazio per citare ulteriori perle come “Oh Lonesome Me”, “Streamlinde Cannonball” e “Cold Cold Heart” prima di rituffarsi nella magia di un album tanto geniale e vibrante quanto inatteso. Ben ritrovato, Van.

29/04/2023

Tracklist

  1. Freight Train
  2. Careless Love
  3. Sail Away Ladies
  4. Streamline Train
  5. Take This Hammer
  6. No Other Baby
  7. Gypsy Davy
  8. This Loving Light Of Mine
  9. In The Evening When The Sun Goes Down
  10. Yonder Comes A Sucker
  11. Travelin' Blues
  12. Gov Don't Allow
  13. Come On In
  14. Streamlined Cannonball
  15. Greenback Dollar
  16. Oh Lonesome Me
  17. I Wish I Was An Apple On A Tree
  18. I'm So Lonesome I Could Cry
  19. I'm Movin' On
  20. Cold Cold Heart
  21. Worried Man Blues
  22. Cotton Fields
  23. Green Rocky Road




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