Pietre miliari ai raggi X

Japan e Roxy Music, i dandy elettronici

"Gentlemen Take Polaroids" dei Japan e "Avalon" dei Roxy Music, due classici del pop-rock elettronico più raffinato e romantico degli anni 80, al centro della nuova puntata di Rock in Onda, il programma condotto da Claudio Fabretti che torna tutti i mercoledì dalle 12 alle 14 sulle web-frequenze di Radio Città Aperta (www.radiocittaperta.it).
Dalle squisite partiture synth-wave speziate d'Oriente dello spettacolare ensemble guidato da David Sylvian al capolavoro maturo della band di Bryan Ferry, ormai distante dall'eccentrico art-rock degli esordi, ma sempre dedita a una sperimentazione sulla perfetta pop song: viaggio in due raffinatissime pietre miliari del decennio 80.

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Japan - Gentlemen Take Polaroids


Roxy Music - Avalon

Sylvian canta con un fatalismo decadente alla Bowie, ma è al tempo stesso lo sciamano di una liturgia orientale, capace di sdilinquirsi in cerimoniali sfibranti e di inerpicarsi lungo sentieri di ascetismo quasi zen. Le sue miniature sonore gettano un ponte tra la suburbia di Londra e i giardini di loto giapponesi, tra i pub fumosi della Mitteleuropa e le risaie di Canton, in un crescendo sempre più mistico e visionario. La band lo asseconda instancabilmente, e ogni musicista riesce a lasciare la sua impronta, a cominciare da quel mostro sacro del basso di nome Mick Karn. "Gentlemen Take Polaroids" è uno scrigno di suoni puri e rarefatti, costruiti con una cura certosina per il particolare e un'attenzione meticolosa alla ricerca melodica. Una sequenza di squisite composizioni, che combinano suoni orientali, ritmi funky ed eteree melodie, dimostrando come si possa effettuare una sperimentazione d'avanguardia sulla forma-canzone pur senza travalicarne i dogmi..

***

Ogni singolo suono sembra essere concepito per frustrare le velleità personalistiche di chi lo mette in atto: un esercizio, questo, che in "Avalon" ha il suo punto di non ritorno e al quale lo stesso Ferry pare non voler sfuggire. Perché se è vero che qui non c'è più traccia dei fiati tonitruanti e delle cavalcate chitarristiche degli esordi, in favore di inserti discreti o comunque funzionali all'insieme, sono spariti anche i teatrali e declamatori vibrati del Nostro, in luogo dei quali ritroviamo vocalizzi languidi, sfumati, finanche sussurrati. Per non parlare dei testi, che da autentici racconti fiume ("Mother Of Pearl", "If There is Something", ma sono solo due dei tanti esempi dei Roxy che furono) si asciugano a dismisura e riverberano, reiterandosi come implorazioni amorose all'interno di ogni singolo brano. A partire dal 1982, Avalon non sarà più solo l'isola che non c'è in cui - leggenda vuole - fu sepolto Re Artù, ma pure un capolavoro nel quale anche le note non suonate, ogni silenzio, ogni singola pausa, pesano almeno quanto ciò che arriva fino alle nostre orecchie. La quintessenza dell'eleganza più lasciva e romantica, che la copertina concepita dallo stesso Ferry, insieme a Peter Saville, contribuisce a celebrare.


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Rock in Onda



Discografia

Scaletta del programma


Japan - "Gentlemen Take Polaroids"

1. Gentlemen Take Polaroids
2. Swing
3. Burning Bridges
4. My New Career
5. Methods Of Dance
6. Ain't That Peculiar
7. Nightporter
8. Taking Islands In Africa


Base strumentale: The Width Of A Room

Roxy Music - "Avalon"

1. More Than This
2. The Space Between
3. Avalon
4. India
5. While My Heart Is Still Beating
6. The Main Thing
7. Take A Chance With Me
8. To Turn You On
9. True To Life
10.
Tara

Base strumentale: India

Pietra miliare
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