Record Store Day

Dieci artwork raccontati - RSD 2018

Come ogni anno, a fine aprile - quest'anno la data esatta è il 21 - torna in tutto il mondo il Record Store Day (qui l'elenco completo delle uscite in Italia), l'evento che celebra i negozi che "resistono" alla musica digitale continuando a vendere musica in formato fisico: cd, vinili, picture disc, persino musicassette. Un dedalo di centinaia di nuove uscite, ristampe, versioni speciali, singoli, tirature limitate per ogni tipo di palato musicale. Come da quattro edizioni a questa parte, proponiamo una lettura particolare dell'evento, dedicata alla storia degli album e soprattutto dei loro artwork, sempre in collaborazione con Stampaprint. Una chiave di lettura per approcciarsi a questo globale e scoprire magari anche qualche curiosità relativa a titoli che già conosciamo e ad altri di cui non sospettavamo neppure l'esistenza.

antonellovendittisottoilsegnodeipescisingolovinilelp2ANTONELLO VENDITTI - "Sotto il segno dei Pesci/Sara" Nel quarantesimo anniversario dell'uscita dell'album "Sotto il segno dei Pesci" (da poco divenuto Pietra Miliare su OndaRock), Universal Music ristampa in Lp 7'' 45 giri l'omonimo singolo (con "Sara" nel lato B) pubblicato quarant'anni fa da Antonello Venditti. L'iconica copertina è opera di Mario Convertino (1948-1986), importante graphic designer e illustratore che ha messo la firma su un numero elevatissimo di copertine di artisti italiani ed esteri. Qualche titolo tra i molti: "Street Fighting Man" dei Rolling Stones, "Kraftwerk 2" dei Kraftwerk, "Je t'aime... moi non plus" di Serge Gainsbourg e Jane Birkin. Con le sue opere Convertino ha rivoluzionato tra gli anni Sessanta e gli Ottanta l'ambito della grafica, non solo attraverso le numerose copertine di album ma anche "esportando" la musica in televisione con la trasmissione "Mister Fantasy" condotta da Carlo Massarini. Quella di "Sotto il segno dei Pesci" resta una delle copertine più iconiche dell'artista italiano, che collaborò con Venditti anche in occasione di "Buona domenica", sempre all'insegna di una raffinata essenzialità. Tiratura limitata!

arcadefireep_01ARCADE FIRE - "Arcade Fire" Una delle ristampe più attese di quest'anno è il primissimo e omonimo disco che gli Arcade Fire pubblicarono nel 2003, un attimo prima di fare il botto con "Funeral". Il lavoro cela tra le sue pieghe diverse curiosità. Ad esempio, uno dei sette brani in scaletta è la prima versione di "No Cars Go", successivamente contenuta in "Neon Bible". Un'altra peculiarità risiede nella presenza tra gli autori della canzone "Headlights Look Like Diamonds" di Josh Deu, membro fondatore della band insieme a Win Butler nel 1999 e attivo negli Arcade Fire fino al 2003. Presto nella band entrerà anche Régine Chassagne e, per chiudere il cerchio, Deu sarà il testimone di Butler al matrimonio dei due. Josh è ormai fuori dal gruppo quando esce "EP", ma è comunque lui, appassionato di grafica, a firmare l'artwork interno del disco. La bella grafica di copertina è invece affidata alla Seripop di Chloe Lum e Yannick Desranleau, "specializzata" in cover art della scena indie nordamericana. Per la prima volta disponibile in vinile trasparente blu, per un totale di tremila copie numerate.

stjudecourteneersCOURTENEERS - "St. Jude" Anche i Courteneers hanno un anniversario da celebrare: nella fattispecie, i dieci anni dalla pubblicazione di "St. Jude", il lavoro di esordio certificato disco d'oro - quello con dentro "Not Nineteen Forever" e "What Took You So Long?", per intenderci. La reissue del doppio Lp ad opera di UMC/Polydor viene stampata per l'occasione in vinile color rosso. L'artwork porta la firma di Johnny Lighthands, fumettista e graphic designer di fama mondiale che collabora con marchi come Google, Vodafone e Shell. La sua avventura nella sfera musicale è finora molto limitata, avendo prestato la sua opera soltanto per una manciata di album. Due, in particolare, riflettono alla perfezione lo stile di Lighthands: "Local Boy" dei Rifles, con uno scorcio urbano virato in tonalità gialle, e appunto "St. Jude" dei Courteneers, con l'iconico volto femminile che sbuca dalla parte destra della copertina. Un must have per gli amanti del rock britannico del Terzo Millennio.

602567524755C.S.I. - "Celluloide/Del mondo" Era il 1994 quando il Consorzio Suonatori Indipendenti, nato dalle ceneri dei CCCP - Fedeli alla linea, pubblicava per la propria etichetta I dischi del Mulo l'album "Ko de mondo", uno dei pilastri della formazione emiliana, a titolo promozionale. Il singolo "Celluloide", accompagnato dalla B-side "Del mondo" (i due brani sono susseguenti anche nella scaletta dell'album, rispettivamente al terzo e al quarto posto) arriva in versione ufficiale per il Record Store Day 2018 in formato vinile sette pollici 45 giri, con tiratura limitata, edito questa volta da Universal. Non conosciamo l'autore e il soggetto dello scatto che appare in copertina, ma è possibile desumerlo, o quantomeno immaginarlo dall'attività dei C.S.I. all'epoca. L'album, il cui nome è una storpiatura della località reggiana Codemondo, fu infatti registrato presso il manoir Le Prajou in Finistère, il lembo più occidentale e selvaggio della Bretagna. Un luogo magico, che assomiglia davvero alla fine di un mondo e di un'intera civiltà, un margine geografico per certi versi ancora puro che deve avere ispirato non poco Ferretti, Zamboni, Canali, Maroccolo e compagni di avventura. Brani come "Finistère" e "La lune de Prajou" lasciano poco spazio a dubbi. Allo stesso modo, la casa forse abbandonata che appare in copertina sbuca dallo stesso quadro: un viottolo sterrato, un muretto di sassi, il cancello mezzo aperto (così come alcune finestre), la facciata invasa dall'edera e sullo sfondo un cielo minaccioso. Chi fu a scattarla? Forse la confezione del vinile potrà dirci di più...

iggypopliveIGGY POP - "Live at the Ritz, NYC 1986" Release speciale anche per il buon vecchio Iggy Pop, il cui live al Ritz di New York datato 1986 verrà stampato da Culture Factory in sole 1.500 copie su doppio vinile colorato. Nella scaletta del concerto figurano molti classici del lunghissimo repertorio dell'Iguana, per un totale di sedici titoli suddivisi in due Lp. Due parole le merita lo scatto di copertina, immortalato dall'obiettivo di Claude Gassian. Il fotografo francese è una vera istituzione per quel che riguarda i ritratti dei miti del rock. Tra coloro che sono stati ritratti da Gassian ci sono, tra i tantissimi, Joe Strummer, Frank Zappa, Bob Dylan, Leonard Cohen, Jimi Hendrix, Patti Smith, Bruce Springsteen. In copertina Iggy Pop guarda dritto dentro l'obiettivo in un istante che condensa la tensione e l'intensità del live. Nel retro il Nostro è ritratto in un altro momento del concerto, i pugni rivolti al cielo e la testa piegata all'indietro. Un oggetto niente male da aggiungere alla collezione, ammesso che siate tra i pochi fortunati a trovarne una copia.

a3360900017_10KEVIN MORBY & WAXAHATCHEE - "Farewell Transmission/Dark Don't Hide It" A molti basterà vedere la copertina - o leggere i titoli - per capire che tipo di operazione è quella messa in atto da Kevin Morby e Katie Crutchfield aka Waxahatchee, entrambi protagonisti di un 2017 all'insegna di uscite discografiche con i rispettivi album "City Music" e "Out In The Storm". A tutti gli altri sarà utile sapere che questo featuring è un omaggio a Jason Molina, "alla sua vita e alla sua memoria, grazie per la tua musica", per dirla con i due autori di questo Lp che esce appositamente in occasione del Record Store Day 2018 in formato 7 pollici. La collaborazione si traduce nella cover di due classici nel repertorio di Molina: "Farewell Transmission" dall'album "Magnolia Electric Co.", pubblicato con il moniker di Songs: Ohia, e "The Dark Don't Hide It" da "What Comes After The Blues" edito sotto lo pseudonimo di The Magnolia Electric Co. L'inconfondibile artwork è affidato a William Schaff, amico e collaboratore di Molina, che riprende in modo inequivocabile la copertina da egli stesso realizzata per il capolavoro "Magnolia Electric Co.". A cinque anni dalla scomparsa dell'artista americano, un doppio omaggio da brividi.

maccabeeswallofarmsMACCABEES - "Wall Of Arms" Siamo sinceri, i Maccabees un po' ci mancano. L'addio alle scene del gruppo britannico è notizia dello scorso anno, ma i Nostri hanno lasciato un discreto gruzzoletto di lavori sui quali tornare di tanto in tanto. Il RSD 2018 propone il picture disc di "Wall Of Arms", secondo lavoro della band londinese pubblicato nel 2009. La copertina è d'autore, perché porta la firma - inconfondibile, per chi ha conoscenza della materia - di Boo Ritson, artista britannica che letteralmente dipinge le persone, trasformandole in opere d'arte. L'inseguimento, se così si può dire, era iniziato addirittura due anni prima, quando i Maccabees avevano trovato un suo lavoro sulla copertina di Art Worls e avevano deciso di voler lavorare con lei. Ci è voluto parecchio tempo e non poca fatica a convincerla dell'idea, e alla fine pare che la mossa decisiva sia stato inviarle alcune nuove canzoni. Soltanto a quel punto la Ritson ha detto il fatidico sì, e da lì a poco i cinque della band hanno ricevuto il trattamento artistico che cercavano... e che giustamente è finito in copertina.

timburgessasiwasnowTIM BURGESS - "As I Was Now" Il leader dei Charlatans è un habitué del Record Store Day: dal 2012 ininterrottamente dà alle stampe qualcosa del suo vasto repertorio. Per l'edizione del 2018 quel "qualcosa" è davvero un'uscita importante, perché si tratta dell'album inedito "As I Was Now" che Burgess ha registrato con quella che lui stesso ha definito "la mia band dei sogni": Josh Heyward degli Horrors, Martin Duffy dei Primal Scream, Debbie Googe dei My Bloody Valentine e Steffan Halperin dei Klaxons. Le registrazioni risalgono al dicembre del 2008 ma gli esiti non erano mai stati pubblicati fino a oggi. Mica male, non è vero? Il formato scelto è un Lp blu trasparente con due lati per un totale di nove canzoni registrate da Tim Burgess con il suo personale supergruppo. In copertina appare però il solo Burgess con sguardo fuori campo e zazzera bionda ossigenata d'ordinanza. Tra le centinaia di uscite in programma per questo Record Store Day, probabilmente una delle più rilevanti.

undertonessinglesboxUNDERTONES - "Singles Box" In occasione dei quarant'anni di "Teenage Kicks", l'epocale pezzo punk che i nord-irlandesi pubblicavano nel 1978 e che divenne nientemeno che il brano preferito di John Peel, nonché uno dei più "coverizzati" di sempre, USM dà alle stampe un nuovo box set contenente tredici 7" con i singoli degli Undertones. Da "Smarter Than U" a "Here Comes the Summer", da "Jimmy Jimmy" a "My Perfect Cousin" (l'unica hit a entrare nella top ten britannica nel 1980), l'occasione è ghiotta per riscoprire il repertorio di una band perlopiù conosciuta solo entro i confini di quel brano leggendario. Il box riassume tutte le copertine dei tredici singoli contenuti, rielaborando di fatto la cover del "Best Of" pubblicato nel lontano 1993. La novità a livello grafico, rispetto ad allora, consiste nella parte strappata da cui emerge l'iconico logo a forma freccia che ricorre in numerose pubblicazioni della band di Derry, compreso un altro box set di singoli licenziato nel 2000 da Essential e Castle Music sotto l'egida dell'art director Hugh Gilmour, "responsabile" di centinaia di artwork di album rock.

wireninesevensWIRE - "Nine Sevens" Esce per l'etichetta casalinga Pinkflag il box set che racchiude i nove 7" pubblicati nel periodo 1977-1980 dagli inglesi per le label Harvest e Rough Trade, oltre a un brano del 1980 mai pubblicato nel formato 7 pollici. Non solo: all'interno c'è anche un raro Ep pubblicato in concomitanza con le prime copie di "154". Che dite, può bastare? La cattiva notizia, semmai, è che verranno stampate soltanto 1.500 copie che saranno distribuite nei negozi, con scarse possibilità di poter trovarne anche online, visto che su Internet saranno venduti soltanto eventuali copie rimaste. Né sono previste ulteriori ristampe: chi può, dunque, si affretti. Splendida, come sempre, la copertina firmata da Bruce Gilbert per l'occasione, con un piranha passato ai raggi x sopra una uniforme fondo nero. Classe da vendere sia a livello di confezione che nella materia sonora, cosa chiedere di più per gli amanti del post-punk di tutto il mondo?