La Lovegang è un collettivo romano che ha traghettato la scena degli anni Dieci verso il mainstream, coniando al contempo una propria cifra estetica malinconica, quotidiana e stradaiola. Esiste una sovrapposizione fra la Lovegang e il gruppo CXXVI/126: il secondo è un gruppo vero e proprio di cinque persone, mentre Lovegang è più simile al concetto di crew ed ha confini meno definiti. Gli allora ragazzi romani perdono le giornate fumando sui 126 gradini della scalea del Tamburino, fra Trastevere e Monteverde, e decidono di esercitarsi col rap quasi per gioco. Ketama126 (Piero Baldini, classe 1992), attivo come producer con il nome Tama, è il più prolifico di tutti. Pubblica con Pretty Solero (Sean Michael Loria, classe 1993), il mixtape “Dieci pezzi” (2014), delineando un pop-rap fatto di birra da supermercato, droghe leggere e vita di città nella classe operaia. Esordisce con “Benvenuti a Ketam City” (2015), che prende una strada stravagante in “Banglarap”, divertente momento di realtà urbana, ma si fa spazio anche la logica ossessiva e horrorcore di Noyz Narcos, nonché una dose trap assai trendy. Il secondo “Oh Madonna” (2017) è intriso di allucinazioni dovute alle droghe, un album di visioni distorte e depresse, lo sguardo ottenebrato da un profondo malessere che investe la vita in ogni sua manifestazione. Il verbo stilistico è una trap malaticcia (vedi “Mappamondo”) alternato a una sorta di cantautorato da spacciatore (come in “Piccolo Kety”). Rimane forte la dimensione locale, romanissima, di questa musica. Dopo il progetto lasciato a metà “Rehab” (2018), ispirato a Lil Peep e XXXTentacion, con “Kety” (2019) vira banalmente verso il pop-trap di Sfera Ebbasta, ma con qualche ammicco rock presente anche in "Armageddon" (2022). La superstar diventa Carl Brave (Carlo Maria Coraggio, classe 1990), che dopo una breve e intensa gavetta pubblica “Polaroid” (2017, disco di platino) con Franco126, un album malinconico, che sta al confine fra un intimismo ordinario e una poetica urbana; un pop-rap depresso e umorale che usa spunti della trap, dalla voce filtrata e l’autotune al solipsismo, ma anche le chitarre acustiche, le melodie minimali e tristi, la fragilità del nuovo cantautorato. Diventato il nuovo eroe rap dell’it-pop, riprova solista con “Notti Brave” (2018), ancora meno rap e sempre più pop, e con "Coraggio" (2020). Pretty Solero esordisce col breve “Romanzo Rosa” (2018), pop-trap sulla scia di “Polaroid”, e replica con "Rione sentimento" (2020). Franco126 (Federico Bertollini, classe 1992), dopo il mixtape “Buchi neri” (2016) con il produttore Il Tre e il succitato “Polaroid” (2017) propone anche l’episodio solista “Stanza singola” (2019), in pieno pop-rap cantautorale, e "Multisala" (2021). Asp126 (Luciano Nardoni, classe 1992) e Ugo Borghetti (Roberto Anzellotti, classe 1992) esordiscono con il collaborativo e breve “Senza ghiaccio” (2019). Il secondo ha uno stile unico, grezzo e truce, un flow tagliato con l’accetta che non ha paragoni in Italia e che è protagonista dell'esordio solista "Primo soccorso" (2021). “Cuore Sangue Sentimento” (2019), l'album d'esordio del producer Drone126 dove collaborano tutti i membri della crew 126, funge da foto di gruppo, ma Carl Brave è una pesante assenza: si è, nel frattempo, allontanato dal collettivo. Nella terra di mezzo fra it-pop e pop-rap, la Lovegang è un contenitore eterogeneo che trova il modo di esprimere il suo potenziale solo nel 2023, con “Cristi e diavoli”, un album che ripartendo da Roma e dalla scena capitolina tra i due millenni scrive un nuovo manifesto della scena locale, tra hardcore e pop-rap.
(Antonio Silvestri)