The The è il progetto di Matt Johnson, emerso come una delle figure di maggior rilievo nello scenario post-punk inglese.
Classe '61, cantante, chitarrista eclettico, il giovane Johnson comincia la carriera nel 1979, esordendo nei Gadgets. Dopo la pubblicazione di due album, "Gadgetrees"(1979) e "Love Curiosity Freeckles And Doubt" (1980), sceglie di intraprendere la carriera solista nel 1980, lanciando i singoli "Controversial Subject" e l'anno seguente "Cold Spell Head".
L'inizio della maturazione artistica giunge con i primi due album: "Burning Blue Soul" (1981) e il mai pubblicato "The Pornography Of Despair". In questi due dischi egli amplia la sua prospettiva musicale, virando verso un cantautorato lirico e riflessivo, arricchendo il suo canto con sonorità che mescolano soul, jazz e una psichedelia dai connotati fiabeschi.
L'anno seguente Johnson cambia rotta nuovamente, a conferma della sua anima eclettica, in continua evoluzione, alla perenne ricerca di nuove tendenze sonore. Decide di attribuire la bizzarra sigla "The The" al suo progetto nel 1979. Fuori, a Londra, impazzavano ancora il punk e la velocità indotta (dall’anfetamina). Johnson invece pensava musiche al rallentatore, suoni che erano tributi a un mondo, quello del blues, lontano e allo stesso tempo vicino, per attitudine, al punk. Si incammina sui sentieri luminosi della disco-music, esordendo con il singolo "Uncertain Smile". Fusioni soul-jazz caratterizzano il brano che lancia il gruppo nel vasto panorama synth-pop inglese.
Nel 1983 arriva il primo e fondamentale album dei The The, "Soul Mining". Un collage cristallino di maliziose melodie poliritmiche; l'essenza dei brani è racchiusa tutta nella disinvoltura di Johnson nel reinventare il concetto di musica pop "da ballo", conferendogli un gusto che racchiude in sé soul, jazz, funky, world-beat, techno-pop. Il travestimento adottato da Johnson per celare le sue preziose ispirazioni è quello della disco-music, che abbandona certi facili stereotipi per salire di scatto su costruzioni armoniche dotate di una maggiore complessità.
Come annunciano anche i titoli stessi dei primi due album la materia preferita trattata da Matt è l’anima. I moti dell’anima “malata” sono al centro anche di “Infected” (nel 1986), mentre la malattia mentale (elemento primario della musica di The The) è la protagonista di “Mind Bomb”, ultimo album di grande impatto, pensato con la complicità di Johnny Marr (chitarrista degli Smiths) e contenente un singolo passato alla storia come “The Beat(en) Generation”.
Poi, tra “Nakedself” e “Mind bomb” un lungo periodo di silenzio, interrotto soltanto da un album passato inosservato (“Dusk”) e da un disco “tributo” a Hank Williams (“Hanky panky”).
In totale, in quattro decenni, i The The hanno pubblicato solo cinque album in studio di canzoni originali: “Soul Mining” (1983), “Infected” (1986), “Mind Bomb” (1989), “Dusk” (1993) e “NakedSelf” (2000). Hanno realizzato anche cover album, come “Hanky Panky”; colonne sonore di film, tra cui “Hyena”, “Tony”, “Muscle” e “Moonbug”; installazioni artistiche; una serie di podcast, “Radio Cinéola”; un apprezzato documentario di 84 minuti, “The Inertia Variations”; e vari libri, tra cui la biografia “Long Shadows, High Hopes: The Life and Times of Matt Johnson & The The”.
Nel 2024 arriva il primo album in studio di nuove canzoni in un quarto di secolo per la storica band guidata da Matt Johnson. Si intitola “Ensoulment”. I temi del disco – informa una nota - spaziano dall’amore al sesso, dalla guerra alla politica, dalla vita alla morte, cercando di spiegare cosa significa essere umani nel 21° secolo. Un disco che contiene del passato musicale della band ma è anche pienamente rappresentativo del mutevole “qui e ora” del progetto di Johnson, che non teme di affrontare la complessità emotiva della condizione umana: l’intimità in un’epoca di alienazione, la democrazia nell’era della post-verità e dell’inesorabile ascesa dell’intelligenza artificiale.