Daughters

Il terrificante qui-e-ora del noise-rock

intervista di Michele Palozzo

In seguito alla tanto sperata reunion si aspettava al varco un (primo!) live italiano per i Daughters, inquieti portavoce del malessere contemporaneo attraverso un marchio sonoro post-hardcore deflagrante e immediatamente riconoscibile. La data unica nazionale al Locomotiv Club di Bologna, il prossimo 18 ottobre, ci dà l’occasione per scambiare qualche breve chiacchiera con il chitarrista Nick Sadler sul ritorno in scena e il loro ultimo conclamato album, “You Won’t Get What You Want”.

Penso sia lecito affermare che l’album della vostra reunion sia stato un vero successo: personalmente non aspettavo altro (e lo scorso novembre è stato scelto come disco del mese su OndaRock), ma in tanti sono rimasti stupiti dall’energia brutale e dall’ispirazione delle nuove canzoni – davvero un’audace dichiarazione su questo nuovo “medioevo” che stiamo attraversando. Avete effettivamente sentito l’impellenza di tornare in studio?
Io sì, e penso sia così anche per gli altri membri dei Daughters. Scrivere, incidere e pubblicare nuova musica era il nostro obiettivo sin da principio; la registrazione era un mio interesse primario.

Per quel che vale, forse avrete notato che “You Won’t Get What You Want” ha continuato a dominare la classifica annuale di Rateyourmusic.com fin dalla sua pubblicazione, a fine ottobre 2018, arrivando alla sedicesima posizione (attualmente) per questo decennio. Credo sia un chiaro indice dell’impatto trasversale di questo album, che ha raggiunto non soltanto una nicchia specifica di fan (noise-rock, post-hardcore) ma anche un pubblico potenziale tutto nuovo. La domanda è questa: pensate che il vostro sound possa essere ancor più rilevante ora – in questo particolare momento storico – di quanto non fosse prima?
Suppongo sia così. Dal mio punto di vista avvantaggiato e quasi dissociato, vedo che l’album crea un legame con gli ascoltatori, e mi chiedo come sia anche solo possibile che questo succeda. E non sono ancora riuscito a capirlo totalmente, perché sono tuttora incredulo. È stata una sequenza di eventi assolutamente surreale e onirica nel mio percorso; sarò in grado di guardarla retrospettivamente da non-partecipante, rivedendola come fosse un film. Comunque ho ricevuto commenti inerenti alle tue osservazioni, che si tratta cioè dell’album giusto al momento giusto: trovo che sia un dato terrificante.

Attualmente sulla piazza non c’è un’altra band con il vostro stesso sound: gli elementi base della prima ondata noise-rock si sono ormai fusi perfettamente con influenze mathcore e tech-metal – specialmente nei vostri refrain nervosi e ossessivi – creando un’esperienza tanto distruttiva quanto esaltante, probabilmente anche dalla vostra parte oltre la nostra. C’è un qualche tipo di estasi in questo mix violento? Aiuta forse a esorcizzare le sinistre realtà cui fa riferimento?
Non mi piacciono il “mathcore” e il “tech-metal” e ho cercato per anni di esemplificare pochi o nessuno dei tratti presenti in quei generi. Ora sto guardando la pagina Wikipedia per "mathcore" e abbiamo ben poco a che vedere con la maggior parte di ciò che vi è elencato. Se c’è qualcosa di strutturalmente complesso nel nostro sound è latente e raramente premeditato; penso che i Daughters abbiano molto più a che fare con attitudini punk e tropi rock basilari che con qualunque altra musica si possa supporre. Si tratta più che altro di una coincidenza che noi esistiamo contemporaneamente a queste altre band.

Avete tenuto diversi concerti negli Stati Uniti al fianco dei leggendari comprimari noise Wolf Eyes, come anche Dillinger Escape Plan, Dälek e progetti più recenti quali The Body e Lingua Ignota. Voi cosa ascoltate di questi tempi?
Soprattutto i Doors e i Cleaners From Venus.

Spero proprio che siate tornati per rimanere: avete in programma di registrare nuovo materiale prossimamente?
Assolutamente: è per questo che sono qui.

Discografia

Daughters (Ep, City Of Hell, 2002)
Canada Songs(Robotic Empire 2003)
Hell Songs(Hydra Head, 2006)
Daughters(Hydra Head, 2010)
You Won't Get What You Want(Ipecac, 2018)
Pietra miliare
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