Horrors

Storie di fantasmi e di specchi

Raggiungiamo la band inglese in occasione dell'uscita del quinto album, "V". A fare da portavoce è il buon Faris Badwan, sempre più leader carismatico e vero e proprio trascinatore del gruppo, tra accecanti svolte elettroniche, estenuanti tournée, intense collaborazioni e un'improvvisa voglia di calarsi anche nei panni del talent scout...

Sono trascorsi dieci anni dal primo album. Come, quanto e in cosa vi sentite realmente cambiati?
Dieci anni sono un periodo lungo, in cui puoi fare qualunque cosa. Prima di essere negli Horrors non avevo mai scritto una canzone per davvero - avevo creato dei suoni, ma non avevo idea di come metterli in una canzone strutturata, ed è una cosa davvero strana da pensare adesso. E per la band vale lo stesso. Nessuno di noi aveva idea di come scrivere canzoni o di quello di cui hai bisogno per dare vita a uno spettacolo dal vivo. All'inizio era tutto molto istintivo. Poi ho iniziato a concentrarmi su ciò che mi interessa realmente, e mentre continuavamo a lavorare come band abbiamo capito che le nostre idee istintive sono davvero importanti per mantenere quella spontaneità propria della nostra musica.

In "V" ci sono più inserti elettronici, elementi di dance/trance e 80's pop (si prenda da esempio una canzone come "Something To Remember Me By"). E avete recentemente proposto una versione alternativa (e meravigliosa!) della mitica "Your Love" di Frankie Knuckles. Avete mai pensato a una svolta totalmente elettronica? Chi sono i vostri mentori in questo campo?
Possiamo sicuramente fare un album interamente elettronico. Usiamo comunque molti suoni elettronici. Abbiamo usato più programmi ritmici su "V" rispetto a tutto ciò che abbiamo mai fatto prima. Non pianifichiamo le cose in anticipo. Ed è difficile dire cosa faremo in futuro.

Allo stesso modo, in "V" ci sono anche elementi di punk e garage. È un album variegato e coraggioso. Puoi dirci della nascita di questo lavoro?
Durante la produzione di quest'album ci siamo resi conto che il lato punk del nostro suono è davvero importante. Ed è importante per tutta la band. Per noi punk è innanzitutto uno spirito, piuttosto che suonare ogni canzone a una velocità "di rottura". Si tratta di spontaneità. Quindi per questo disco volevamo che si sentisse qualcosa di più vivo e istintivo.

Paul Epworth è uno dei maggiori produttori di questa generazione. Com'è stato lavorare con lui?
Paul è dotato di un grande orecchio per la melodia e possiede un'enorme passione per la musica, ma ciò che la gente non può avvertire sul suo conto è il fatto che ama sperimentare il suono ed esplorare tecniche differenti. Ed è per questo che era la persona perfetta con cui lavorare.

Il Guardian vi ha criticato quando Faris ha dichiarato che "il voto è per persone senza fantasia". Pensi che i critici musicali siano troppo influenzati dall'attivismo politico? Guardando agli album più apprezzati degli ultimi anni, sembra che i musicisti siano costretti a essere politici se vogliono essere considerati.
Penso che votare sia importante per le persone. Non penso però che ogni musicista debba sentirsi necessariamente obbligato a scrivere di musica con risvolti politici o ad assumere una posizione politica. Va bene se vogliono farlo. Ma penso solo che le persone dovrebbero essere autentiche piuttosto che scrivere o parlare di determinate cose per ottenere l'attenzione. Per me la musica è innanzitutto una via di fuga.

"Press Enter To Exit" è anche una critica sociale dei giorni in cui viviamo? Cosa pensi di tutto questo? C'è un lato "social" di te?
"Press Enter To Exit" parla di contraddizione e di lotta. Tratta del modo in cui alcune persone sono nate per autodistruggersi.

Guardando le vostre ultime scelte dal vivo, notiamo solo "In And Out Of Sight" e "I See You" da "Luminous". Perché non suonate più brani di quell'album?
Ora abbiamo cinque album all'attivo e abbiamo messo insieme liste che funzionano come uno spettacolo intero. Quando suoniamo come headline in tournée proponiamo anche "Change Your Mind" e "First Day Of Spring", "So Now You Know", "Chasing Shadows", "Falling Star". Suoniamo molte canzoni diverse. Ogni tour è diverso perché ci piace che lo spettacolo sia diverso ogni volta che il pubblico ci vede.

Faris, puoi dirci com'è stato lavorare con gli Hercules & Love Affair? Pensiamo che "Controller" sia una canzone assolutamente brillante.
Sono felice che ti piaccia. Andy ha lavorato bene, condividiamo un sacco di gusti musicali simili. Ha un cuore punk, ma ha anche grande orecchio per la melodia. La sessione era molto naturale. Abbiamo scritto due canzoni, contenute entrambe nell'album.

Che tipo di musica ascolti di recente? C'è qualcosa di veramente nuovo che ti coinvolge?
Ho prodotto il primo singolo di una nuova band chiamata HMLTD che mi piace molto. Sono una giovane formazione cyberpunk di Londra che suona con energia e aggressività. Le loro esibizioni dal vivo sono davvero incredibili, sono la migliore nuova band che ho sentito negli ultimi anni. Mi piacciono anche The Garden, Baba Naga, Sex Cells...

Cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo tour? Sarete di nuovo in Italia. E siamo molto contenti di questo. Avete qualche previsione sul prossimo live set da dare ai vostri fan?
Questo nuovo disco ci sembra il migliore fatto fino ad ora, quindi non vediamo l'ora di iniziare a suonarlo di nuovo. Essere in tour è una delle mie cose preferite e non vediamo l'ora di tornare in Italia.