I padri del black-metal norvegese Devo ammettere che mi sono approcciato a questa intervista con una sorta di “timore reverenziale” indotto dalla tetra immagine che i Mayhem hanno proiettato dalla loro fondazione sino ad oggi. In fondo parliamo della band – in ambito metal ma non solo – forse più estrema in quanto a sanguinosi avvenimenti extra-musicali, paragonabili solo a certe realtà del Gangsta Rap americano degli anni Novanta. Chi l'avrebbe mai detto che avrei conosciuto un personaggio così umano e spassoso come Jørn “Necrobutcher” Stubberud? Un pezzo di storia del metal estremo e un piacevole compagno di chiacchiere (e risate per storie che rimarranno al di fuori di qualsiasi intervista!).
Dopo una lunga evoluzione del vostro sound, “Daemon” è forse l'album più vicino al seminale “De Mysteriis Dom Sathanas” se parliamo di atmosfere. Con però l'aggiunta della nuova consapevolezza e delle doti tecniche dei Mayhem del 2019. Cosa ne pensi? Beh, c'è della gente che ha detto le stesse cose che hai detto tu, giornalisti che hanno detto che le vibrazioni sono quelle di “De Mysteriis Dom Sathanas” quando si ascolta il disco. Per prima cosa devo dire che io non le sento, ma è uno dei nostri dischi migliori dunque non sono in disaccordo, posso fornire una sorta di spiegazione, forse. Ed è questa: siamo stati in tour a suonare quel disco per tre anni e forse i compositori sono stati un po' contaminati nel loro songwriting da tutto ciò... forse! Non lo so, forse. E il fatto è che siamo stati molto tecnici e matematici nel costruire i pezzi: per te come ascoltatore è una sorta di rompicapo che noi buttiamo fuori e se non lo risolvi non capirai nulla! Se capirai qualcosa del rompicapo sarà divertente trovare le parti più vecchie, ma questa volta credo che i fan ne abbiano abbastanza di questi enigmi, formule matematiche e pazzia... questa volta non si è trattato di fottere tutto, fare mezze note, dissonanze: questa volta abbiamo fatto le cose bene, in modo oscuro, talvolta addirittura con del groove. E con groovy intendo qualcosa alla Depeche Mode, molto deprimente e spezza cuore, però, alla maniera dei Mayhem e dato che hai menzionato “De Mysteriis”, direi che abbiamo vinto! Tutti i giornalisti hanno tirato fuori rimembranze di vecchi album dicendo che assomigliava a questo o a quell'altro: lo prendo come un complimento. I nostri fan sono con noi col cuore, nonostante le morti, i suicidi e tutte le varie stronzate... Sono ancora con noi e vogliamo dar loro il miglior album che abbiamo mai realizzato.
Il basso è uno strumento spesso troppo “nascosto” se parliamo di heavy metal (specialmente di black metal) nonostante il suono peculiare e oscuro che tale strumento può dare alla musica. Sei soddisfatto del trattamento del tuo strumento su “Daemon”? Molto! Nella tua domanda hai detto che il basso a volte non si sente, a volte è perso nel mix... è molto facile che succeda se non sei là e ci sono personalità forti come chitarristi, batteristi e cantanti, se non sei là schiacceranno i loro bottoni. Ma questa volta abbiamo scelto di non avere nessuno di loro là e di essere indipendenti coi tecnici, lavorando su tutti gli strumenti separatamente, così come sono. Quando ho risentito il tutto, ne sono stato davvero contento: dato che mi hai fatto questa domanda, sai di cosa parlo... del fatto che il basso è stato smarrito per tre dischi ed ora è tornato.
C'è anche una piccola presenza italiana nel disco, la fantastica copertina di Daniele Valeriani. Perché avete scelto di lavorare con lui? È una storia lunga: prima di tutto perché amiamo la sua arte, ovviamente. Quando vedemmo la copertina la prima volta, come reazione pensammo che il personaggio stesse tenendo in mano il proprio cazzo! Inizialmente non notai che era un serpente e mi diede la sensazione dei vecchi Celtic Frost... Questa cosa con un serpente che sembra un pene arrotolato intorno a lui... e la sua faccia: Hellhammer ha detto che sembra quasi un ritardato, c'è questo ritardo mentale sulla sua faccia! Credo che calzi a pennello per quello che rappresenta, aveva bisogno di essere brutto per certi versi. Aveva bisogno di sembrare come sembra, mentre sta seduto sul suo trono e gioca col suo serpente. Non puoi dargli il volto di Brad Pitt!
No, decisamente no! ...avremmo dovuto chiamare qualcun altro (ride, ndr)! E ho davvero apprezzato i drappi colorati di rosso che avvolgono il trono. Si tratta di qualcosa di vecchio, di molto vecchio. Non so nemmeno se si tratta di qualcosa di satanico, penso si tratti di qualcosa di più antico. Qualcosa di pagano.
Pagano, sì... pre-cristiano... Roba pre-cristiana, esatto. Il che è perfetto perché personalmente non credo nella religione come viene intesa dalle masse. Credo che la religione sia una forma di controllo per le masse, ecco la verità sulla religione: non c'è nient'altro! Possono fare molte statue, molte chiese, creare storie false di 2.000 anni fa, è solo folklore!
Che ricordi hai di Pelle (Dead)? Dead era un mio buon amico. Eravamo molto giovani e lui aveva un senso dello humor molto nero e oscuro che io condividevo, dunque cercavamo film splatter, facevamo scambi di film splatter con la gente, parlavamo un sacco delle canzoni, dello show sul palco e cose simili. Quando eravamo insieme in privato, per lo più parlavamo dei Mayhem. È uno shock così grande quando qualcuno che ami e al quale tieni – anche mentre ci lavori insieme – si suicida… Per me è stato un enorme shock: aveva incontrato Hellhammer e gli aveva detto di aver comprato un coltello molto affilato, ma Hellhammer non ci pensò su più di tanto. Io invece non fui avvertito di nulla, perché lui sapeva che avrei fatto qualsiasi cosa per fermare una cosa del genere, se avessi saputo che aveva comprato un coltello, se avessi saputo che diceva di volersi suicidare e cose simili, avrei fatto di tutto per prevenire questa cosa. Chi vuole suicidarsi non lo dice alle persone che sa che ne sarebbero sconvolte, ma può dirlo a chi non prova nulla nei suoi confronti.
Pensi che Euronymous lo sapesse? Sì.
E non ha fatto nulla per fermarlo? No. Penso che lo abbia incoraggiato e che questo sia stato un karma davvero cattivo per lui, ecco perché due anni dopo è morto.
Hai visto il film “Lords Of Chaos”? Sì, l'ho visto!
Quali sono le tue impressioni a riguardo? Per prima cosa è stata incredibile la promozione pubblicitaria, non ci potevo credere: il Daily News, L.A. News, ogni genere di giornali al mondo, le testate più importanti, le riviste... tutti che mi chiamavano in continuazione, giorno e notte perché volevano che dicessi qualcosa. Io l'avevo già visto ma volevo che loro lo vedessero per poter fare qualche domanda, non solo dire stronzate! Ho aspettato finché il film non è uscito. E poi, nulla: nessuno mi ha più chiamato! E so il perché: questo non è un film sensazionale, è un film difficile da guardare, che spezza il cuore: parla di ragazzini che suonano in una band e che si ammazzano fra loro. Mi ricordo che Åkerlund mi disse che voleva renderlo il più realistico possibile, dunque andò a cercare i rapporti della polizia e scoprì quante coltellate ricevette quel tipo nel parco e quante ne ricevette Øystein e dove, in quale ordine, perciò fece questa ricostruzione e solo saperlo fu molto doloroso per me. È stata davvero dura per me guardare, dato che conosco quella ricostruzione e so alcune di quelle cose... Non credo che lui (Varg, ndr) si sia preparato una tazza di cacao nel bel mezzo dell'omicidio.
Sì, sì... credo sia falso, giusto per scioccare il pubblico. In un certo senso è falso, ma d'altra parte Varg Vikernes non beveva né alcol né Coca-Cola. Dunque, se avesse davvero bevuto qualcosa, sarebbe stata una roba simile. Dunque non è del tutto falso. Tornando al film, dato che non avevano il permesso di intervistare Bård o Kristian, per ragioni ovvie l'hanno dovuto rendere più teatrale. Quando l’ho visto mi sono sentito triste, mi sono sentito anestetizzato, come se ci fosse una voragine dentro di me. Non ho voluto parlare con nessuno quella sera. E penso che i giornalisti abbiano provato lo stesso e che si siano chiesti se era il caso di chiamare Jørn per fargli domande, una volta visto il film. Una volta visto, non ci sono molte domande da fare.
Vorrei dirti che ho visto il canale YouTube “What's In My Bag” e ho apprezzato il fatto che tu – come me – ami “Paul's Boutique” dei Beastie Boys...che capolavoro! Che capolavoro che è! Fui introdotto ai Beastie Boys da Kerry King e Rick Rubin...
Perché Kerry King suonò sul primo disco il brano “No Sleep 'Till Brooklyn”? Esatto, fantastico, fecero uscire degli Ep e cose simili ma il primo vero full-length fu “No Sleep 'Till Brooklyn”.
“Licensed To Ill”! Sì, “Licensed To Ill”, scusa!
Quello era il singolo... Naturalmente amavo gli Slayer e quando vidi il video dissi: “Cazzo, quello è Kerry King?”. Inoltre gli assoli erano potenti, ce n'è uno bello in “No Sleep 'Till Brooklyn”, credo che ci siano solo su quei due pezzi, no? “No Sleep 'Till Brooklyn” e...
“Fight For You Right To Party”, fantastico! “Fight For You Right To Party”, esatto. Ecco come fui introdotto ai Beastie Boys! Da lì in poi comprai tutti i dischi, poi ho seguito Rick Rubin e i suoi progetti. Ho continuato a seguire i Beastie Boys che a un certo punto fecero uscire “The Mix-Up”, per esempio, completamente senza voci: una band rap di New York che fa uscire un disco senza cantato!
Fu bizzarro... Mi piaceva metterlo su per i miei amici quando venivano a trovarmi, mi riconoscevo in tutto ciò, mi riconoscevo in molte cose che avevano a che fare coi Beastie Boys, ci sono dei paralleli coi Mayhem. Scrivono col cuore, scrivono dal luogo in cui si trovano, scelgono gli argomenti da ciò che li circonda. Stessa cosa per noi che progrediamo, scegliamo gli argomenti in base a quello che abbiamo in mente e quando è il momento di fare uscire un disco, ecco perché esso suona in un certo modo. Ed ecco perché ogni disco dei Beastie Boys suona in modo molto diverso.
Assolutamente, hanno sempre sperimentato qualcosa di nuovo, decisamente... Cose molto diverse e lo stesso è per i Mayhem! Ma non perché siamo dei cazzoni bizzarri, ma perché ci vogliono sei o sette anni per far uscire un disco, stessa cosa per i Beastie Boys.
Sì, è vero. Sto facendo molti parallelismi coi Beastie Boys. Ho appena preso il libro, firmato da Adam e Mike D, dal mio editore dato che lo abbiamo in comune. Ho fatto uscire un libro qualche anno fa, intitolato “Death Archives”, pubblicato da Thurston Moore...
Sì, Thurston Moore dei Sonic Youth? Ha suonato alla nostra Festa (di Radio Onda D'Urto, ndr) l'anno scorso. Sì? Figo! E' una persona splendida che mi ha aperto un sacco di porte in vari mondi musicali. Sono persino stato invitato al compleanno di Yoko Ono (ride, ndr), ma quel giorno era malata!
Ora vi stiamo aspettando a novembre qui a Milano. Quale messaggio e invito manderesti ai fan per unirsi a voi per la vostra data? Prima di tutto: io amo sempre venire in Italia a suonare. Per il tempo, per il cibo, per la grappa... tutto! Amo l'Italia! Abbiamo dei grandi fan là, che io apprezzo, ogni volta che abbiamo l'opportunità di venire noi arriviamo.
Che messaggio e saluto finali manderesti ai fan italiani dei Mayhem? Se ne avessi la possibilità e se fosse ancora là, vorrei andare a mangiare i miei pancake preferiti in tutto il mondo al Duomo. Il locale si trova molto vicino alla chiesa, nella stessa via, ma lo faremo la prossima volta che torniamo. Perché è una bestemmia venire in Italia e non suonare a Roma o Napoli o Firenze.
Quali band italiane conosci? Band italiane? Prima di tutto i Bulldozer! E naturalmente conosco gli Schizo, i Necrodeath. Naturalmente ho tutti i demo che questi ragazzi ci hanno dato quando abbiamo iniziato a fare tour in Italia: allora la gente veniva ai nostri show e ci davano i demo che ancora conservo, non ho mai buttato via nulla. Ho ancora la mia maglietta rossa degli Schizo che il batterista mi ha dato in Sicilia molti anni fa... si scopava la mia ragazza, quel bastardo (ride, ndr)!
...e tu hai avuto una maglietta! Si scopava la mia ragazza e io ho avuto solo una t-shirt da quattro soldi (ride, ndr)!
Non è stato uno scambio equo… No, non è stato uno scambio equo... un pessimo scambio (ride, ndr)!
N.B. Le domande poste a Necrobutcher sono state elaborate in collaborazione con Mortifero dei progetti Black Metal Nott e Nebrus. |