
La ventiseiesima edizione consecutiva del Rock Contest, come sempre organizzato con bravura e passione da quelli di Controradio, ha incoronato una band di casa: Beyond the Garden.
È questo il verdetto della serata andata in scena sabato scorso all'Auditorium Flog di Firenze, tradizionale cornice della finalissima del più importante concorso per artisti emergenti della nostra penisola. Seicento i demo giunti in riva all'Arno quest'anno, trentasei le band che si sono date battaglia nelle fasi eliminatorie, soltanto sei quelle che hanno raggiunto l'ultima tappa.
Un traguardo di per sé prestigioso, a maggior ragione quest'anno, considerando la pletora di “big” che ingrossavano le fila della giuria composta da addetti ai lavori: il leader degli Afterhours Manuel Agnelli, insignito del ruolo di presidente della giuria stessa, Piero Pelù, la cui presenza è stata una gradita sorpresa dell'ultima ora, e infine Max Collini degli Offlaga Disco Pax che proprio qui dieci anni fa ottenevano una vittoria che era dolce presagio di una carriera luccicante.
La serata ha preso il via sulle note pop-rock dei Lo Straniero, formazione piemontese che ha saputo farsi notare con i suoi intelligenti brani in italiano. Una bella realtà di cui senz'altro risentiremo parlare in un futuro non troppo lontano. I secondi a salire sul palco erano proprio i Beyond the Garden, giovanissima formazione fiorentina autrice di un indie-rock al passo con i tempi e in grado di scaldare la nutrita platea finendo il set con i tamburi a fare il verso alla batteria in mezzo al pubblico.
A seguire è stata la volta dei tre mantovani Plastic Light Factory, pure loro molto giovani e folgorati sulla via dello psych-rock di Toy e affini. Rumorosi e lisergici, si piazzeranno sul secondo gradino del podio.
Novità assoluta sulle frequenze del Rock Contest è stato il rap del talentuoso Mefa, soltanto 15 anni ma grinta da vendere e capacità di stare sul palco da veterano: il suo hip-hop appariva come un ufo nel contesto della serata, ma questo ragazzo ha stoffa e le idee molto chiare, e se dovessimo scommettere un centesimo sul futuro del rap italiano, lo giocheremmo su di lui.
Penultimi a salire sul palco è stato El Xicano, cantautore romagnolo che con tastiere e voce ha dato vita a una manciata di brani minimali e a metà strada tra tradizione e piglio sperimentale. Promosso.
Infine, i salentini Maria Brunetta, autori di un rock-soul intriso di metriche funk: saranno loro ad aggiudicarsi la terza piazza.
Anche quest'anno al Rock Contest è stato assegnato il premio “Ernesto De Pascale” per la migliore canzone in lingua italiana. Un videomessaggio di Cristina Donà ha eletto vincitori i Lefebo. La serata è proseguita con l'energico live degli ...A Toys Orchestra, ospiti d'eccezione della serata. Le canzoni del nuovo album “Butterfly Effect” hanno dimostrato di essere una vera bomba anche dal vivo, confermando la formazione partenopea come una delle realtà più importanti uscite dalla scena indipendente italiana attuale.