27/7/2019

Lauryn Hill + Mahmood

Locus Festival, Locorotondo (Ba)


Altro ospite d'eccezione che riesce a scaldare la Valle d'Itria, ma a questo giro il Locus Festival centra l'obiettivo portando nel Centro Sportivo di Locorotondo una delle icone del neo-soul anni 90. La cittadina pugliese viene scelta come tappa del tour mondiale di Ms. Lauryn Hill per il ventesimo anniversario del suo celeberrimo "The Miseducation Of L. Hill" cesellando con questo tassello una delle vette nella storia del festival e dell'estate pugliese.
 
Grande puntualità anche per questa data del festival, in cui un Mahmood di spirito vacanziero non si è lasciato perdere l'occasione di cantare durante l'opening act, accettando di corsa l'occasione di condividere il palco con la sua artista preferita. Il cantautore fresco di Sanremo, emozionato all'idea di poter suonare al "concerto più importante della sua vita", non dimostra però nessun timore reverenziale, attivando subito il pubblico sul ritmo dell'inedita "Africa". Il cantante di Gratosoglio mette in mostra il suo talento canoro da "Mai figlio unico" a "Sabbie mobili", da "Il Nilo nel Naviglio" a "Remo", procedendo con le tracce del suo "Gioventù bruciata" portato in tour. Mahmood dà spazio anche a un'originale cover di Sabry Aleel, pezzo della star egiziana Sherine. Riproponendo in chiave piano solo il suo singolo "Dimentica", il cantante, visibilmente elettrizzato, chiude il cerchio con il singolo in heavy rotation “Soldi”, vincitore di sanremo, che ripropone anche a fine performance.
 
Prima del grande concerto, una grintosa Dj Reborn sfodera una mezz’ora di repertorio hip-hop/R’nB. Con super-hit che vanno da Snoop Dogg a Notorious BIG, l'apripista della Hill si prende il tempo sufficiente per spostare l’orecchio verso un beat tipicamente Usa, puramente black, rigorosamente anni 90.  
 
Sfoderando un lungo vestito bianco e azzurro, un’aggraziata MLH avanza sul palco del Locus con sicuro incedere, accolta da un boato della platea, ammaliata da questa fascinosa presenza con tanto di enormi pendenti a forma di cuore. Ma quando la band attacca con la base, la nostra mostra già gli artigli sparando le rime di “Lost Ones” a ritmo serrato.
Il pubblico è già suo, ipnotizzata dalla carica vibrante della queen from New Jersey. Il grande impatto prosegue sul beat acceso di "Everything Is Everything", ma già con "Superstar" la Hill inizia a tirare fuori tutta la sua anima soul, volgendosi sempre verso le attentissime coriste alla sua sinistra. Sebbene visibilmente raffreddata (fazzoletto sempre in mano per tutto il concerto) Hill sfoggia una grande potenza vocale anche sulle note più ardue. Dopo il rap scatenato di "Final Hour", si inizia ad arrivare verso il cuore dello show con “Forgive Them Father”, quando a metà canzone l’incantesimo sembra svanire. Un intoppo fa sgombrare tutti membri dal palco. Quindici minuti buoni di silenzio assoluto che fanno tremare tutti i fan, in attesa di cantare sulle note dei successi tenuti buoni per il gran finale.
 
L'ansia rimane finché con un grande sorriso la Hill torna sul palco ringraziando tutta Locorotondo per l'attesa con un cordialissimo "Ti amo" generale. Passata la paura, si riparte da dove si era rimasti, con un omaggio a chi sostiene l'artista dopo ancora 20 anni, nonostante ci sia, dopo tutto questo tempo, soltanto un disco da suonare. "Mi chiedono sempre come faccia dopo tutti questi anni a rifare sempre le stesse canzoni", dice. E il merito è dei tanti, bravissimi musicisti che l'hanno accompagnata durante i suoi tour e di tutta l'energia che i fan di tutto il mondo riescono a darle, accogliendo i messaggi che il suo "Miseducation" riesce ancora a trasmettere.

Dopo la toccante "Ex-Factor", Lauryn propone anche la sua versione di "Can't Take My Eyes Off You" prima di arrivare ai momenti di adrenalina pura con il pezzo forte "Doo Woop (That Thing)" e con l'immancabile "Killing Me Softly", che fa brillare gli occhi a tutti i presenti.
La Ms. con un lieto sorriso ringrazia tutti i presenti e, con la stessa eleganza con cui era apparsa, esce dal palco. Il concerto è ormai finito e la Hill, estasiata dal calore del suo pubblico, si mostra ancora per concedere ai fan autografi e fotografie.

Setlist

Mahmood

  1. Africa
  2. Mai Figlio Unico
  3. Sabbie Mobili
  4. Il Nilo nel Naviglio
  5. Remo
  6. Sabry Aleel (Sherine cover)
  7. Gioventù Bruciata
  8. Anni 90
  9. Soldi
  10. Dimentica
  11. Asia Occidente
  12. Milano Good Vibes
  13. Uramaki
  14. Soldi (encore)


Lauryn Hill

  1. Miseducation Theme
  2. Lost Ones
  3. Everything Is Everything
  4. Superstar
  5. Final Hour
  6. Forgive Them Father
  7. Ex-Factor
  8. Can’t Take My Eyes Off of You
  9. To Zion
  10. The Miseducation of Lauryn Hill
  11. Doo Wop (That Thing)
  12. Killing Me Softly

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