24-27/06/2023

Coma Cose

Giardino Romantico, Ippodromo delle Capannelle, Napoli, Roma


Napoli

 

Arduo non rimanere colpiti dalla meraviglia del pubblico dei Coma Cose: ragazzi pieni di gioia di vivere, rispettosi degli altri e colti. California e Fausto Lama non possono che essere orgogliosi di potersi esibire davanti a loro e ancor di più saranno fieri di quello che hanno costruito in questi anni. Sì, perché Fausto e California, lo sanno tutti, sono una coppia sia nella vita che sul palco e la loro storia d’amore non è una scusa per avere la ribalta o un modo per attirare consensi. Te ne accorgi da come si guardano, dal rispetto reciproco che hanno e da quanto si conoscano. Non è facile in un concerto ritrovare una simile armonia, bisogna pensare alle band composte da fratelli o a quelle dove hanno sempre fatto tutto in due, ma non è proprio la stessa cosa. Infatti, non si tratta solo di perfezione stilistica e intesa musicale, bensì di amore, quello vero, indissolubile. E i loro fan sentono, vedono e abbracciano questo amore, ormai maturo ed esperto.


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Veniamo al concerto. I Coma_Cose tornano a Napoli, dopo il sold-out dello scorso marzo alla Casa della Musica, per il secondo appuntamento del Noisy Naples Fest, negli spazi del giardino romantico di Palazzo Reale. Grazie al successo della 73esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “L’Addio” e alla pubblicazione dell’ultimo album “Un meraviglioso modo di salvarsi”, in poco tempo si sono affermati come una delle formazioni più interessanti della scena pop italiana contemporanea. La band è rodata, il sound compatto ed è un bell’effetto scenico vedere al centro del paIco la violoncellista Giulia Monti.

 

La scaletta si apre con "Jugoslavia" e a seguire "Deserto", "Granata", "Beach Boys Distorti", "Calma Workout" fino ad arrivare al primo singolo dell’ultimo album: "Chiamami". E ancora "Anima Lattina", "La Canzone dei Lupi", "Napster" e una "Fiamme negli occhi" che funziona davvero bene live. C’è voglia di dialogare con il pubblico, che a sua volta risponde alla grande. I Coma_Cose regalano una versione improvvisata (Fausto chiama gli accordi ai musicisti quasi come se si trovassero in sala prove) e dal ritmo in levare di "Nove maggio" di Liberato (prima cover della serata) con una pronuncia davvero perfetta di California. Mentre "L’Addio", il singolo portato a Sanremo, viene cantato prima solo dal pubblico per quasi due minuti e poi dai due per intero.
Ma le cover non finiscono qui: nel finale, in una situazione semi-acustica e ancora più intima, il duo offre un medley con "Vita spericolata" di Vasco Rossi, "Don't Look Back in Anger" degli Oasis e "LLYLM" di Rosalia.
Usciamo così dal concerto pieni e soddisfatti. Nessuno si è risparmiato, Napoli ha risposto con affetto e siamo tutti un po’ più leggeri. In fin dei conti, chi è che non vorrebbe vivere una storia come quella di California e Fausto?

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Roma

 

Sta diventando una piacevole abitudine per i Coma_Cose tornare nella Capitale e portare la propria energia positiva. L’occasione, questa volta, è stata la partecipazione alla storica rassegna estiva “Rock In Roma”, che nell’edizione di quest’anno ha deciso di dare molto spazio agli artisti italiani.
Il duo milanese riesce ad attirare un pubblico molto trasversale, raccogliendo sia i fedelissimi di sempre che ascoltano la loro musica dai tempi di “Anima Lattina” che quelli che si sono appassionati a loro solo dopo le due ultime fortunate partecipazioni a Sanremo. Non a caso l’hype sale non solo quando i due propongono le loro più celebri hit ma anche quando suonano le canzoni degli esordi. Anzi è proprio con “French Fries”, brano contenuto nel loro primissimo Ep del 2017 “Inverno ticinese” che l’atmosfera comincia veramente a scaldarsi, con tutta la platea che salta all’unisono. D’altra parte, i Coma_Cose hanno sempre mantenuto una loro identità stilistica ed è piacevole ripercorrere con loro nel corso della lunga serata i brani più importanti della loro carriera.

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Si parte con “Jugoslavia” e la sua dichiarazione di intenti ambiziosa: “Vengo dal niente voglio tutto”. Per la prima mezz’ora, Fausto e California cantano senza interruzioni, assemblando insieme le sonorità urban di “Hype Aura” (“Granata”, “Beach Boys distorti”), il dream-pop di “Nostralgia” (“La canzone dei lupi”) e le canzoni del loro album più fortunato in termini commerciali, “Un meraviglioso modo di salvarsi” (“Chiamami”, “Calma workout”).
L’atmosfera era già calda ma si poteva fare di più e così il duo meneghino decide di infiammare la platea coinvolgendola maggiormente. “Fiamme negli occhi” è praticamente cantata per intero da tutti i presenti, “Napster” è una canzone che è già diventata un classico del loro repertorio. “Pakistan” prepara finalmente il terreno a uno dei momenti topici della serata, quando iniziano a intonare “L’addio”. Il fortunato brano, fresco vincitore del premio Bardotti per il miglior testo nell’ultima edizione di Sanremo, è quello che raccoglie senza dubbio il maggior numero di applausi e di cartelloni celebrativi.

In uno spettacolo, basato prevalentemente sulle canzoni e il contatto diretto con il pubblico, c’è spazio anche per qualche elemento di colore. In “Odio i motori”, California si presenta con un paio di ali trasparenti, in “Zombie al Carrefour” cambiano le luci sul palco e la scena è tutta per Fausto che si mette alle tastiere per accompagnare la partner in questa tenera e malinconica ballata. Al termine di “Via Gola”, invece,  viene portata in scena una panchina con un lampione e qualche albero finto. L’idea è di abbattere le distanze e ricreare quei momenti che un po’ tutti abbiamo vissuto quando un amico porta una chitarra e si strimpellano delle canzoni in un giardino, in spiaggia o in un qualunque angolo della città con un po’ di verde intorno. Parte allora un medley in cui California intona alcuni grandi classici (Oasis, Vasco Rossi) e accenna rapidamente a un estratto del loro ultimo lavoro (“La Resistenza”).

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L’ultima parte del concerto è dedicata ai tormentoni intramontabili “Mancarsi” e “Post Concerto”, dopo i quali i Coma_Cose si congedano dal pubblico. Per un gruppo che ha iniziato a farsi strada in piccoli locali e che trova la sua dimensione ideale nei live club, poteva essere un azzardo esibirsi in un’arena cosi ampia, come quella offerta dall’Ippodromo delle Capannelle. Il gruppo milanese ha però ampiamente superato la prova e i numerosi spettatori potranno sicuramente ritenersi soddisfatti da uno spettacolo denso di musica e di canzoni (oltre venti brani in scaletta) che mantiene un ritmo coinvolgente per tutta la serata.
I Coma_Cose concederanno anche un rapido bis (“Sei di vetro”) prima di salutare definitivamente i fan. Ad attenderli ci sono ancora numerose date di un tour estivo che li vedrà impegnati in tutta Italia fino a settembre e che ha già raccolto alcuni sold-out.
La coppia di cantanti sta ormai godendo dei frutti del lavoro seminato in questi anni. Da quando i loro palcoscenici erano solamente le periferie metropolitane che fanno da sfondo alle loro canzoni hanno fatto tanta strada e chi li apprezza si augura che riusciranno a “percorrerla tutta per andare lontano”.

 

Foto di Riccardo Piccirillo

Setlist

Jugoslavia
Deserto
Granata
Beach Boys distorti
Calma workout
Chiamami
Anima lattina
La canzone dei lupi
French Fries
Napster
Novantasei
Odio i motori
Fiamme negli occhi
Zombie al Carrefour
Pakistan
L’addio
Mariachidi
Agosto
Via Gola
Medley (You Don't Look Back In Anger; Resistenza, Vita spericolata)
Squali
Mancarsi
Post concerto

Encore

Sei di vetro

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