Quest’anno ricorre il 25° anniversario del primo concerto di Halloween dei Moonspell, che continuano una tradizione iniziata dai Type 0 Negative. La produzione presenta un evento esclusivo ad Almada: Incrìvel Almadense. Quale momento migliore della notte delle streghe per celebrare anche il ritorno sul palco dei Thragedium, i maestri portoghesi del Neofolk Doom, dopo ben due decadi di assenza. Si tratta di un ritorno in grande stile con la presentazione del nuovo promettente album: "Lisboa Depois De Morta" (Lisbona dopo la morte) pubblicato da Alma Mater Records, casa discografica dello stesso Fernando Ribeiro.
I Moonspell e i Thragedium sono band fiere del proprio retaggio culturale, portato in scena attraverso la loro musica unica e potente, al pari di quel passato storico glorioso e imprenscindibile. La grande riunione dei fan dei Moonspell avviene già prima del live show nell’adiacente sala cinema del Cine Incrìvel, dove vengono proiettati cortometraggi a tema horror e fantasy, realizzati dalla portoghese Shortcutz e molto apprezzati dal pubblico per l’originalità. L’evento è sold-out e ci sono circa 900 spettatori in sala. Appena arrivata vedo tante facce amiche che mi accolgono e mi fermo a fare spese allo stand fornitissimo del merchandising.
Finalmente la notte in cui il regno dei morti incontra quello dei vivi è scesa: le luci si spengono e lo show ha inizio. L’atmosfera si fa subito cupa e oppressiva: una voce tenebrosa e suoni arcani annunciano oscuri presagi; un’entità metafisica si palesa sul palco, avanza tra i musicisti nella sua veste lunga, sostenendosi con un bastone: è un demone inquietante con tre corna e un sorriso enigmatico. Un ampio uso degli strumenti tradizionali portoghesi, come la chitarra e le percussioni, lyrics nella suggestiva lingua madre, i cori evocativi di un passato misterioso, la narrazione della mitologia lusitana nella quale affondano le antiche radici della cultura portoghese: questi gli elementi che ci trasportano in un mondo perduto nella notte dei tempi.
Il suono della chitarra portoghese assume toni sinistri, la batteria è tuonante e il concerto, come l’intero album, è un rituale, un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, dove prendono vita gli spettri di una città avvolta nel mistero, dalla storia millenaria che la vide invasa, contesa più volte, che la vide morire e rinascere dalle sue ceneri, ancora più splendente. Il culto di Endovèlico, dio dell’oltretomba, riprende vita nel brano “Lucefècit”, divinità che rappresenta anche la conoscenza accumulata nelle vite precedenti da ogni uomo e la memoria degli antenati, necessarie per rinascere e diventare finalmente sé stessi. Il refrain ipnotico che si ripete come un mantra “Deo Endovèlico Diabulus Manus…” invoca la divinità infernale: il contatto col regno dei morti è stabilito.
Ogni brano fa parte di un rituale pagano di magia nera, scandito dal ritmo pesante delle percussioni e dalla voce gutturale che passa dal growling al sussurrato. I Thragedium sono un'incredibile fusione tra metal e neofolk che li rende unici. Le ultime note si spengono su una visione esoterica: il demone onnipresente saluta il pubblico mostrando un teschio nella mano. Dalla morte nasce la vita.
Dopo la pausa arriva il momento tanto atteso dei padroni di casa Moonspell, che sono pronti a far scatenare il pubblico. Il viaggio nelle tenebre prosegue per addentrarsi in un universo oscuro. Lo show si apre con un’immagine in video, volutamente disturbata, di Fernando Ribeiro con occhi cerchiati di nero che sussurra i versi di "Lunar Still" in un’atmosfera di tempo sospeso. Sull’urlo “I Look Outside And It’s Lunar Still” la musica esplode con potenza e il locale diventa il tempio del gothic metal. La potenza aumenta ancora sulle note di "Southern Deathstyle", con i suoi riff martellanti, le percussioni tribali e il growling, per non fermarsi più per tutta la durata del live. I primi due brani sono tratti dall’album "The Antidote" e tra i tanti fotografi schierati sotto il palco, lateralmente c’è un ospite di riguardo: il noto scrittore e poeta Josè Luìs Peixoto, che ha tratto la sua opera "The Antidote" dall’album omonimo, diventando poi un grande amico della band. Spaventosi ululati preannunciano poi la trasformazione dell'uomo in lupo mannaro: è "Lickanthrope", uno dei brani più evocativi della festa di Halloween.
La setlist continua a sorprendere con brani che raramente vengono suonati dal vivo, come la successiva "I’ll See You In My Dreams", cover del brano di Isham Jones, diventato tributo dei Moonspell agli zombie. All'immancabile e suggestiva "Vampiria" segue "Malignia", accompagnata da immagini di una spaventosa Medusa con i serpenti che si contorcono. Ogni brano è eseguito in maniera magistrale dalla band in ottima forma, con Pedro Paixao che si alterna ai synth e alla chitarra e uno spettacolo di luci a regola d’arte.
Il pubblico esulta e applaude sia ai classici come "Opium", brano iconico del genere gothic metal, riferimento al poeta celeberrimo Pessoa, che agli episodi più recenti come "In Tremor Dei" sulla devastazione di Lisbona nel terremoto del 1755. L’apocalittica "Night Eternal", con i suoi screaming laceranti, resta una delle canzoni più potenti. Seguono altri due brani da "The Antidote": "In And Above Men" e "From Lowering Skies". I toni brutali lasciano il posto alla melodia incantevole e all’atmosfera malinconica di "The Future Is Dark". Poi di nuovo la musica esplode brutale col brano in lingua madre "Em Nome Do Medo", che suscita il coro del pubblico.
Arriva un altro regalo prezioso: "Let The Children Cum To Me", impressionante brano di denuncia, seguito dall'intenso e teatrale "Mephisto".
Un urlo di sorpresa si alza quando attacca "Tenebrarum Oratorium (Andamento I/Erudit Compendyum)" da "Under The Moonspell", tra i brani più acclamati: lo screaming di Ribeiro raggiunge picchi di ferocia e ne risulta un impareggiabile impatto sonoro, un vortice di potenza che spinge il pubblico oltre i propri limiti, con l’immagine della Baphomet che si muove tra le fiamme.
Il concerto si conclude con "Alma Mater": dalle balconate alla platea si alzano i cori all’unisono e dalla prima fila avviene il consueto lancio della bandiera portoghese al cantante che la innalza, mostrandola al pubblico. Poco dopo l’immagine della luna piena si staglia sullo sfondo della notte, campionamenti di ululati annunciano l’immancabile – soprattutto ad Halloween - encore “Fullmoon Madness” con il classico assolo di chitarra di Ricardo Amorim, pieno di energia oscura. E’ stato un concerto memorabile. Il clima della festa è stato creato da colonne di fumo, una pioggia di pipistrelli e di zucche di carta e un effetto neve sul pubblico.
Il concerto si conclude, acclamazioni e applausi ricoprono i nostri, che ringraziano e prima di salutare fanno il tanto atteso e grande annuncio: il 26 ottobre 2024 si esibiranno in concerto accompagnati dall’orchestra sinfonica di Lisbona. Questo progetto segnerà un importante traguardo nella carriera dei Moonspell. Il ricco programma della festa prevede dopo il concerto il dj-set selezionato dai Moonspell stessi. Fernando Ribeiro indossa una maschera rossa da diavolo e la scelta dei brani spazia tra vari generi, tra brani storici e recenti, internazionali e portoghesi: Nick Cave, Nine Inch Nails, Bizarra Locomotiva, Rammstein, Laibach, Sepultura ecc. La festa si conclude poco dopo le 2, salutando i fan pienamente soddisfatti ed entusiasti.
La congrega delle streghe e dei lupi si ritira (è così che si autodefiniscono i fan all'interno della comunità), al termine di una notte davvero stregata e magica, oltre le migliori aspettative. Dopotutto si sa che la forma più grande di magia è la musica.
Thragedium
Desagregação
Lucefécit
O pacto
The Adorer
Um mal necessário
Pretérito imperfeito
Nations Fall
Moonspell
Lunar Still (Intro)
Lunar Still
The Southern Deathstyle
Lickanthrope
I'll See You in My Dreams (Isham Jones cover)
Vampiria
Malignia
Opium
In Tremor Dei
Night Eternal
In And Above Men
From Lowering Skies
The Future Is Dark
Em Nome Do Medo
Let The Children Cum to Me...
Mephisto
Tenebrarum Oratorium (Andamento I/Erudit Compendyum)
Alma Mater
Full Moon Madness