
Townshend nel 2003 venne arrestato in seguito all'accesso, per pochissimi secondi, ad un sito pedo-pornografico, immettendo i dati della propria carta di credito ed autodenunciandosi pubblicamente. L'obiettivo era quello di dimostrare come fosse facile poter raggiungere certi siti e tentare di capire come chiuderli. In seguito Townshend venne totalmente scagionato da ogni accusa.
Ora però emergono nuovi particolari: quando aveva 6 anni, l'inglese venne mandato a vivere con la nonna Denny per circa 2 anni. Egli lo descrive come il periodo più buio della sua vita, tanto da ricordarselo a malapena. Inoltre crede, senza esserne certo, di essere stato violentato da qualche amico maschio della nonna: "Potete vedere le prove nel mio lavoro" dice. Ed aggiunge anche: "C'è una parte della persona Pete Townshend che è veramente problematica e questo probabilmente risale a quel periodo della mia infanzia. E' un completo blackout. Quando sono tornato dai miei genitori, la mia vita è ricominciata a colori."
Ora pare avere imparato la lezione: "Non voglio essere compiacente o ipocrita, ma capisco che fu una cosa che non avrei dovuto fare. Non credo di essere la persona giusta per questo". Ma aggiunge che "se l'articolo va online e lo si può commentare, ci sarà sicuramente qualcuno che dirà: 'A me sembra un pedofilo, quel nasone fottuto'."
L'intervista integrale la trovate qui.