Rolling Stone e l'eterna diatriba Rocker Vs Dj

11-11-2013

"Deejay: criminali con la licenza di sparare merda nei nostri timpani". E' questo il messaggio che ha lanciato Rolling Stone Italia attraverso un video che sta facendo discutere anche webzine d'otreoceano quali Consequence Of Sound ("Rolling Stone Italy mocks electronic music in new commercial") e Dangerous Minds ("Is Rolling Stone trolling an entire generation of electronic music fans?"). Ma andiamo con ordine.

 

La rivista italiana ha compiuto dieci anni. Per festeggiare, ha deciso di promuovere il sopracitato video, diretto da Federico Burgia per la casa di produzione Filmaster. Così scrive Rolling Stone nel proprio post: "I dj sostituiscono le chitarre elettriche con i loro suoni sintetici ma il rock non sta certo a guardare ed è pronto a lanciare il suo anatema". Nel video si susseguono in rapidità "immagini volutamente provocatorie contro tutti coloro che pensano di poter far musica e coinvolgere le masse senza alcuna ricerca musicale ma con un mero utilizzo di file altrui".

 

L'intento è chiaro: scatenare l'ennesimo polverone su uno dei topic più classici – e perchè no, banali – della musica contemporanea. Missione compiuta, ma un'osservazione è doverosa.

Mentre all'estero si è ormai assottigliata da tempo la linea di separazione tra i due ruoli, vedi personaggi del calibro di Thom Yorke piuttosto che Apparat, in Italia è sintomatico che nel 2013 siamo ancora qui a scrivere di rocker e dj.