Dalla musica ai fumetti: chi era Tuono Pettinato

15-06-2021

Ci lascia all’età di 44 anni Tuono Pettinato, nome d’arte del fumettista pisano Andrea Paggiaro.
L’opera di Tuono si caratterizza per lo stile sintetico e limpido, per lo humor e l’arguzia con cui era in grado di affrontare sulle strisce e sulle tavole anche argomenti scientifici molto complessi – ha collaborato pure col CERN di Ginevra – e fatti di cronaca spinosi. Il suo segno e il suo modo di raccontare colto e ironico assumono tratti universali la cui genialità e sensibilità toccano in maniera trasversale ogni tipologia di lettore, qualità che si univano a una personalità affabile, generosa e attenta. Dentro i suoi testi si addensano giochi di parole e riferimenti culturali con un tocco di leggerezza che gli permetteva di affrontare qualsiasi tema, anche demistificandolo, sia sulle pagine di carta sia su quelle virtuali dei suoi blog e dei social, in cui faceva confluire il suo lavoro, comprese le ricerche e i disegni in progress.

 

Appassionato di musica e cinema, Tuono diventa parte della band hardcore/screamo Laghetto come musicista “concettuale”, impugnando chitarre giocattolo come nelle performance all’Anti-MTV Day di Bologna. Crea con gli amici bolognesi la label Donna Bavosa Records&Comics (Laghetto, Marnero, Inferno, OvO, Violent Breakfast, Gerda) e, con gli inseparabili Ratigher, Dr. Pira, LRNZ, Maicol&Mirco, il collettivo SuperAmici, diventando una presenza costante a concerti e festival dai tempi di Atlantide e del XM24 fino a quelli dei locali di Pisa, città in cui era tornato dopo aver studiato cinema al DAMS.

 

Oltre alle strisce umoristiche pubblicate su ANIMAls, XL/Repubblica, Linus e Internazionale, Tuono si è dedicato alle biografie e ai “fatti del giorno” narrati dal sistema dei media, attento ai dettagli e a cogliere in aspetti meno evidenti l’essenza di un personaggio. Esordisce per Rizzoli/Lizard con l’epopea dell’Eroe dei Due Mondi, “Garibaldi. Resoconto veritiero delle sue valorose imprese, ad uso delle giovani menti” (2010), per poi disegnare la toccante storia di Alan Turing, “Enigma. La strana vita di Alan Turing” (con Francesca Riccioni; 2011).
Alla cronaca ha dedicato due graphic novel: “Corpicino” (GRRRzetic, 2013), sulla TV del dolore, e il recente “Chatwin. Gatto per forza, randagio per scelta” (Rizzoli Lizard, 2019), storia di un felino che decide di lasciare casa e avventurarsi per il mondo ispirata dagli annunci sui gatti smarriti.

 

Gran parte del suo lavoro ha come tema la musica: non solo i due graphic novel “Nevermind” (Rizzoli/Lizard, 2014) su Kurt Cobain dei Nirvana e “We Are The Champions” (con Dario Moccia; Rizzoli/Lizard, 2016) su Freddy Mercury dei Queen, ma anche le splendide serigrafie e ritratti à-la Tuono di musicisti come David Bowie, Jerry Only dei Misfits, Keith Flint dei Prodigy e Layne Staley di Alice In Chains e Mad Season.

Tra i vari lavori a tema musicale, ha disegnato anche la copertina della raccolta dei suoi Laghetto, “IL CORAGGIO DI NON SUONARE - Discografia (1999-2007-2011)”, e una striscia di presentazione dei Chambers su XL.

 

Impossibile dimenticare due progetti deliziosi: l’autobiografia da bambino “Il Magnifico Lavativo” (TopiPittori, 2011) e il progetto “Bastardi da guerra”, in mostra nel 2009 alla galleria bolognese Ram Hotel, con protagonista un gruppo di cani reduci dal Vietnam, nel quale aveva saputo coniugare l’immaginario dei Peanuts e della Pimpa con quello del cinema americano, in particolare della New Hollywood.

 

Ha ricevuto premi significativi per il fumetto, nel 2014 il Gran Guinigi come Miglior Autore Unico a Lucca Comics&Games e il Premio Boscarato a Treviso Comics Book Festival. La stessa rassegna lucchese gli dedica nel 2015 una mostra personale, Tuoneide.

 

Ha sempre realizzato autoproduzioni e progetti legati a realtà del territorio, producendo vari progetti editoriali come gli albi “Hobby Comics”, con i SuperAmici, e collaborando con altre realtà DIY, tra cui Teiera, Amenità e La Trama. Docente di fumetto umoristico all’Accademia di Belle Arti di Bologna, Tuono era un assiduo promotore del lavoro degli altri e collante di un’intera comunità.

 

Tuono Pettinato lascia un vuoto enorme nel mondo del fumetto, nella sua città natale Pisa, in cui era animatore culturale e sostenitore dei giovani talenti, nonché in quella scena hardcore/screamo di cui era parte, da sempre in sintonia – grazie anche a lui – con la cultura dell’illustrazione e del fumetto.


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