“Hands” è il nuovo video - in esclusiva per Ondarock - del giovane pianista napoletano Bruno Bavota tratto dall’album “Mediterraneo” che uscirà il prossimo 25 maggio. L'artista ancora una volta ‘prende per mano’ la semplicità raccontando, attraverso immagini e note, piccoli frammenti di vita quotidiana.
Ogni nostro attimo ha bisogno di una sua colonna sonora e la protagonista di questo video non riesce a fare a meno della musica, ovunque sia. Alla fine del brano, le mani di Bavota si fondono con le onde del mare: nucleo vitale di molte composizioni del pianista, luogo dell’anima a cui le sue note in un modo o nell'altro tornano sempre.
Bruno Bavota nasce a Napoli nel gennaio del 1984. L’amore per la musica arriva "tardi", solo a vent’anni. Da quel momento gli riempirà la vita come un immenso e caldo abbraccio dal quale costantemente viene fuori l’eco delle più profonde emozioni del suo animo. Qualche anno dopo scopre il pianoforte, le cui corde sostituiscono naturalmente quelle del suo cuore, sprigionando il suo amore attraverso il mondo.
La sua carriera inizia nel 2010 con l’album “Il pozzo d’amor” un disco di piano solo intimo e delicato, registrato in una sola giornata. Tre anni più tardi, con l’uscita de “La casa sulla Luna” (10 marzo 2013 - Lizard), suo secondo album in studio, riesce ad ottenere un ottimo riscontro di critica, soprattutto internazionale. L’uscita del disco coincide con un concerto presso la “Royal Albert Hall” di Londra. Nel novembre del 2013, Bavota è l’unico artista italiano a partecipare al festival Iceland Airwaves.
Ogni nostro attimo ha bisogno di una sua colonna sonora e la protagonista di questo video non riesce a fare a meno della musica, ovunque sia. Alla fine del brano, le mani di Bavota si fondono con le onde del mare: nucleo vitale di molte composizioni del pianista, luogo dell’anima a cui le sue note in un modo o nell'altro tornano sempre.
Bruno Bavota nasce a Napoli nel gennaio del 1984. L’amore per la musica arriva "tardi", solo a vent’anni. Da quel momento gli riempirà la vita come un immenso e caldo abbraccio dal quale costantemente viene fuori l’eco delle più profonde emozioni del suo animo. Qualche anno dopo scopre il pianoforte, le cui corde sostituiscono naturalmente quelle del suo cuore, sprigionando il suo amore attraverso il mondo.
La sua carriera inizia nel 2010 con l’album “Il pozzo d’amor” un disco di piano solo intimo e delicato, registrato in una sola giornata. Tre anni più tardi, con l’uscita de “La casa sulla Luna” (10 marzo 2013 - Lizard), suo secondo album in studio, riesce ad ottenere un ottimo riscontro di critica, soprattutto internazionale. L’uscita del disco coincide con un concerto presso la “Royal Albert Hall” di Londra. Nel novembre del 2013, Bavota è l’unico artista italiano a partecipare al festival Iceland Airwaves.
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Edoardo M. Cappuccio
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Gabriele Brombin
Anna Quaranta
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