Amy Winehouse: in onda su Rai5 il film-concerto "Live at Shepherd's Bush"

01-09-2024
Un film-concerto che fotografa l'esibizione di Amy Winehouse, la ragazza di Camden, allo Shepherd's Bush Empire di Londra in un concerto storico, che ripropone i suoi successi tratti dagli album "Back To Black" e "Frank". E' "Amy Winehouse Live at Shepherd's Bush", che andrà in onda nella notte tra martedì 3 e mercoledì 4 settembre, alle 00,55, su Rai5.
Amy Winehouse si esibiva sul leggendario palco del teatro londinese Shepherd's Bush Empire nel 2007, sull'onda del successo di "Rehab" ai Brit Awards. Un concerto che testimoniava il momento di massimo splendore della tormentata artista inglese, scomparsa nel 2011.

Il mito della cantante soul britannica è stato recentemente riportato alla ribalta dal film "Back To Black", biopic su Amy Winehouse, diretto da Sam Taylor-Johnson, con Marisa Abela (già nella serie "Industry" e nel cast di "Barbie") nei panni dell'iconica cantante vissuta a Londra. Oltre ad Abela, "Back To Black" - che prende il titolo dal capolavoro della vocalist - vede nel cast anche Jack O'Connell nel ruolo dell'ex-marito di Winehouse, Blake Fielder-Civil, Eddie Marsan in quello di suo padre Mitch, Juliet Cowan in quello sua madre Janis e Lesley Manville nei panni di sua nonna Cynthia.
"Back To Black", che ha l'approvazione degli eredi della cantante, scomparsa il 23 luglio 2011, presenta molte delle canzoni di successo di Amy Winehouse, registrate ed eseguite nel film da Abela.

Amy Winehouse non merita la retorica con cui siamo soliti ricordarla. Negli ultimi anni di carriera era considerata la bad girl per eccellenza della scena musicale; da quando non c'è più, è stata rivalutata come l'anima fragile spezzata dalla vita. Tutto ciò che c'è da sapere, in realtà, era già scritto nelle sue canzoni: volete mandarmi in rehab? E io non ci vado. "Sì, sono stata male, ma quando tornerò lo saprete". C'è un'inflessione annoiata, sprezzante nel modo in cui canta. Del tipo, "state su di dosso".
A posteriori, da quel tragico 23 luglio 2011, è impossibile riascoltare queste parole senza un senso di tristezza, allo stesso modo di come negli ultimi anni di vita è stato difficile ascoltare la sua musica separandola dall'immagine maledetta che ogni giorno ci veniva restituita dai giornali. Ma tutto quello che non abbiamo letto nelle pagine di cronaca e gossip, per quel che abbiamo potuto provare, era semplicemente estro, ebbrezza, slancio vitale: questa era Amy Winehouse quando cantava.