Arcade Fire: brani in scaletta e info del concerto di Milano che celebra i 20 anni di "Funeral"

02-07-2024
Gli Arcade Fire celebrano dal vivo i vent’anni del loro capolavoro "Funeral", album d'esordio, pubblicato nel 2004. La formazione statunitense si esibisce questa sera, 2 luglio, alle 21 a Milano sul palco di Fiera Milano Live, per l’unica data italiana del suo tour. Sarà un'occasione speciale per riascoltare un classico del rock post-Duemila, che ha lasciato inni memorabili come "Neighborhood", "Wake Up" e "Rebellion (Lies)". Oltre ai brani di "Funeral", gli Arcade Fire eseguiranno canzoni tratte dai loro album successivi "Neon Bible", "The Suburbs", "Reflektor", "Everything Now" e l'ultimo "WE", uscito nel 2022 e prodotto da Nigel Godrich insieme a Win Butler e Régine Chassagne.
Prima della band americana, alle 19,45, si esibirà Levante, per il suo unico show estivo del 2024, dopo la conclusione del suo tour nei teatri. La cantautrice, all'anagrafe Claudia Lagona, presenterà i suoi brani più celebri e quelli della nuova versione reincisa dell'album d'esordio, "Manuale distruzione – 10 anni dopo".
Al momento non c'è ancora una scaletta ufficiale del concerto degli Arcade Fire a Milano, ma dovrebbero sicuramente trovare posto in setlist questi brani:

Age of Anxiety II (Rabbit Hole)
Creature Comfort
Neighborhood #3 (Power Out)
Rebellion (Lies)
The Suburbs
Reflektor
Afterlife
Put Your Money on Me
Electric Blue
Everything Now
Wake Up

Gli Arcade Fire sono una delle realtà più importanti del rock del nuovo millennio. Hanno conquistato tre primi posti nelle classifiche mondiali, nove nomination ai Grammy, quattro Juno Awards, un Brit Award come Best International Album e una nomination all’Oscar per la miglior colonna sonora originale per il film "Her". L'album d'esordio "Funeral" resta però il loro disco più amato.
Gli Arcade Fire sarebbero comunque diventati i grandi artisti che tutti oggi conosciamo, eppure è stato un corso degli eventi davvero particolare a partorire l'esordio-capolavoro che nel 2004 rende il combo di Montreal (quindici elementi nella formazione standard) il nuovo fenomeno della scena rock mondiale. Il lutto, o meglio i lutti che Win Butler e Régine Chassagne, co-leader della band e compagni di vita, hanno dovuto affrontare nel periodo in cui la formazione canadese prendeva coscienza di sé e lavorava al primo album sono il tema portante del lavoro, la scintilla che scatena il fuoco dell'ispirazione, la molla da cui tutto prende forma e in cui tutto sembra esaurirsi.
Il titolo stesso, d'altronde, non mente. L'incontro-scontro tra la vita la morte, la materia e la dissoluzione sono i nuclei da cui ogni nota e ogni sillaba muovono come in balia di onde talvolta placide, talvolta in tempesta. “Funeral” non è allora soltanto una grande allegoria sull'esistenza e la sua negazione. È anche un prodotto di un tempo inquieto e difficile da decifrare, sia esso inteso come epoca nella quale viviamo o come età di passaggio da un'innocenza perduta a un'età adulta colma di incognite. È lacrime e gioia, solitudine e calore umano, intemperie e requie, malinconia e gioia di vivere. E forse, in ultima analisi, è un classico, quantomeno nell'accezione letterale che ne faceva Italo Calvino, perché è un'opera che non ha ancora finito di dire quel che ha da dire.

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