Gli
Arctic Monkeys possono essere annoverati tra le (poche) band contemporanee in grado di mettere d'accordo gli ascoltatori del pop-rock underground e il pubblico mainstream. La rivista britannica Mojo ha voluto omaggiarli, pubblicando una classifica dei loro album (e di quelli del loro leader Alex Turner) realizzati fino ad oggi. "Pochissime band hanno dovuto affrontare l’enorme aspettativa che ha accolto gli
Arctic Monkeys agli esordi della loro carriera - ricorda Chris Catchpole nell'introduzione - Appena usciti da scuola nei primi anni 2000, venivano già descritti come la più grande band della loro generazione, principalmente grazie ad alcune demo che avevano caricato sulla loro pagina MySpace. Gli Arctic Monkeys non solo hanno pienamente giustificato l'hype con il loro album di debutto del 2006, 'Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not', ma sono poi rapidamente cresciuti, reinventandosi più volte. Che fosse nella veste dei rocker di 'Humbug' o dei crooner surreali di 'Tranquility Base Hotel & Casino', tutto ciò testimonia il talento straordinario del gruppo e del loro leader creativo, Alex Turner, il quale - aggiunge Mojo - ha dimostrato il suo valore anche al di fuori degli Arctic Monkeys, come metà dei
Last Shadow Puppets insieme a Miles Kane, come produttore e con il suo unico disco solista fino ad oggi, la colonna sonora del film 'Submarine' di Richard Ayoade del 2010".
Ecco allora un percorso attraverso la produzione di uno dei cantautori più talentuosi della sua generazione nella classifica di Mojo (
qui il servizio completo).
11. Alexandra Saviour - Belladonna Of Sadness (Columbia, 2017)
10.
Alex Turner – Submarine (Domino, 2011)
9.
Last Shadow Puppets - Everything You’ve Come To Expect (Domino, 2016)
8.
Arctic Monkeys – Humbug (Domino, 2009)
7.
Arctic Monkeys - Suck It And See (Domino, 2011)
6.
Arctic Monkeys - Favourite Worse Nightmare (Domino, 2007)
5.
Last Shadow Puppets - The Age Of the Understatement (Domino, 2008)
4.
Arctic Monkeys - The Car (Domino, 2022)
3.
Arctic Monkeys – AM (Domino, 2013)
2.
Arctic Monkeys - Tranquility Base Hotel & Casino (Domino, 2018)
1.
Arctic Monkeys - Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not (Domino, 2006)
Duemila, inizio nuovo millennio. La sbornia collettiva causata dal
britpop pare assorbita. Le orecchie d'Albione sono aguzze in direzione oltreoceano. New York,
The Strokes. Il fardello (e le speranze) di salvatori del rock'n'roll sono caricati sulle spalle del giovane gruppo guidato da
Julian Casablancas. “
Is This It”, loro album d’esordio, fa gridare al miracolo e la Grande Mela pare riaccendersi a forza di sferragliate rock. Una rivincita nei confronti dei sudditi di Sua Maestà, che per anni hanno esportato oltreoceano le proprie delizie musicali.
In terra d'Albione non si registrano grossi colpi, tutto pare tacere.
L'estate del 2002 è alle porte e quattro amici di Sheffield, immersi nella tipica noia di provincia, si trovano davanti a un bivio. Alex e Matt hanno appena ultimato il college e sono indecisi se proseguire o meno le rispettive carriere accademiche, Jamie a maggio ha abbandonato il suo lavoro da piastrellista, mentre Andy pare accontentarsi del sussidio di disoccupazione. Nell'attesa di compiere i rispettivi passi che li catapulterebbero nel mondo delle responsabilità, del lavoro, della famiglia, i quattro preferiscono però ingannare le lunghe grigie giornate di Sheffield rinchiusi in buie e umide cantine a suonare quel rock'n'roll che giunge dalla lontana America. Senza troppe pretese e ambizioni nascono quindi gli Arctic Monkeys, che guidati dall'ancora inesploso talento di Alex Turner, limitato in un primo momento a rivestire i panni del sopracitato Casablancas (gli AM nascevano come
cover band degli Strokes), di lì a poco, con loro enorme sorpresa, sarebbero diventati l'ennesima
next big thing di Sua Maestà.
Nasceva così uno dei fenomeni di maggior successo del rock britannico del nuovo millennio, che avrebbe proiettato la sua ombra sino ai giorni nostri.